MARCO GRANDE

Dopo il trionfo in Coppa Italia il Civitavecchia Calcio 1920 di patron Patrizio Presutti non si ferma più, sconfiggendo al Tamagnini per 4-3 il Parioli Calcio, gara valevole per la ventesima giornata del campionato di Eccellenza laziale. Prima del match da sottolineare lo spettacolare intervento dei protagonisti della coppa Italia vinta nel 1994, con i conseguenti applausi dei giocatori del Parioli nei confronti dei tirrenici, prima dell'ingresso sul rettangolo di gioco. I tirrenici toccano quota quaranta punti, sebbene il successo domenicale non frutti molto sul piano del recupero del terreno al cospetto delle prime tre, con il Pomezia Calcio 1957, la Polisportiva Favl Cimini e la W3 Maccarese che hanno tutte portato a casa il bottino pieno. Pronti e via e subito a passare in vantaggio sono i pariolini, che al quinto si portano sullo 0-1 in virtù del rigore trasformato da Vittorini: sarà l'unica rete di una frazione di gara che, al cospetto della seconda, si rivelerà alquanto spenta. La ripresa sarà letteralmente al cardiopalma, come testimoniato dal goal di Cerroni che dopo solo tre minuti agguanta il pareggio. Tra il 18esimo e il 31esimo, poi, saranno Ruggiero e Fatarella a fornire ai tifosi civitavecchiesi l'illusione di aver chiuso il match. Il 3-1, tuttavia, resterà risultato parziale in quanto il Parioli è Squadra e nel quarto d'ora finale si porta sul 3-3 prima con Fortuna e poi con Vittorini, con quest'ultimo che bissa ancora segnando dagli undici metri. Tuttavia non sono terminate né le reti né i rigori a disposizione, visto che la Vecchia è tenace e ci crede fino all'ultimo, conquistandosi il penalty decisivo praticamente a fischio finale in corso e trasformandolo con Pippi; altri tre punti in cassaforte e morale alle stelle in vista dello scontro diretto di domenica prossima contro la Polisportiva Favl Cimini. A parlare della gara nella sua interezza, intanto, è patron Patrizio Presutti: «Innanzitutto - esordisce il numero uno nerazzurro - vorrei ringraziare tutti i presenti della Coppa Italia del 1994, in primis l’allora presidente Pino Putzu, poi mister Fronti e infine tutti i ragazzi di quell’annata fantastica; è stato emozionante perché io avevo quattordici anni quando quella squadra conquistò l'ambito trofeo. Vedevo tutti loro come i miei idoli e trovarmeli di fronte come presidente è stato molto emozionante, in particolare Loris Luchetti: io giocavo in porta all'epoca e lo vedevo come il Buffon dei giorni d'oggi. In merito alla partita, invece, devo dire che non era affatto facile: la stessa è stata falsata molto dal vento forte; personalmente temevo che ci potesse essere della stanchezza dopo le fatiche di coppa. Il match ha confermato che la Vecchia ha un cuore enorme, i ragazzi hanno per l'ennesima volta gettato il cuore oltre l'ostacolo e per questo c'è solo da fargli i complimenti. Per ultimo un applauso ai nostri tifosi, sempre pronti a sostenerci».Ancora complimenti Vecchia, ora testa alle ultime dieci battaglie.
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