CIVITAVECCHIA - Anche Civitavecchia è pronta ad accogliere eventuali profughi in fuga dalle zone del conflitto in Ucraina. Il Sindaco di Civitavecchia, Ernesto Tedesco, ha risposto all'appello della Lega in tal senso. "Le scene che vediamo sono purtroppo quelle di una vera e propria guerra - ha spiegato Tedesco - offrire assistenza alla popolazione che non può rimanere nelle proprie case è un compito al quale non ci sottrarremo. L'accoglienza non sarà negata a chi scappa davvero dai missili e dalle bombe".

Nel frattempo sempre Civitavecchia potrebbe essere al centro delle politiche energetiche nazionali, alla luce delle recenti dichiarazioni del premier Draghi sulla possibilità di fare nuovamente ricorso al carbone come fonte per sopperire alla mancanza di gas proveniente dalla Russia, dette in Aula nell’informativa urgente sulla crisi ucraina. «Prendiamo atto che la strategia possa essere un po' cambiata, vista l’attuale situazione internazionale, ma ci lascia un po' perplessi - ha commentato il primo cittadino all’Adnkronos - il carbone c’è a Civitavecchia ma in un’ottica di dismissione e sostituzione con le energie rinnovabili che rappresentano il futuro. La nostra preoccupazione è che la decarbonizzazione possa slittare oltre il 2025». Un’ipotesi, questa, che il Sindaco non vuole prendere in considerazione. «Anzi noi speravamo anche in un anticipo dei tempi - ha aggiunto - e siamo preoccupati che la scelta delle rinnovabili possa venire accantonata. La città ha già dato molto alla nazione».