CIVITAVECCHIA - È stata archiviata l'inchiesta sul marina yachting che dovrà sorgere al porto storico. Ieri infatti si è svolta l'udienza davanti al giudice per le udienze preliminari per l'opposizione alla richiesta di archiviazione ed oggi è stata sciolta la riserva sulla decisione.
L'indagine venne avviata dalla Guardia di finanza nel 2019: sotto la lente di ingrandimento la conferenza dei servizi promossa come previsto dalla legge dal Comune di Civitavecchia, al termine della quale venne indicata la società Roma Marina Yachting - joint venture tra Port Mobility ed i Porti di Monaco, rappresentati dalla Société Monégasque Internationale Portuaire - per la realizzazione del progetto, con la seconda società, la Porto Storico, che presentò anche diversi ricorsi al Tar. Nel registro degli indagati finirono i fratelli Guido ed Edgardo Azzopardi, e gli ex vertici dell'Authority Francesco Maria di Majo e Roberta Macii.

A più di due anni dall’avvio delle indagini da parte della Procura e della Guardia di finanza, infatti, il giudice del Tribunale di Civitavecchia Paola Petti ha rigettato l’opposizione alla richiesta di archiviazione già presentata e ribadita dal pubblico ministero Alessandro Gentile il quale non ha ravvisato elementi tali da proseguire nell’accusa di presunta turbativa d’asta. «La notizia di reato - ha infatti scritto il pm - è infondata, o comunque non vi sono elementi sufficienti a sostenere l’accusa in giudizio».

Una decisione che, insieme a quelle prese dal tribunale amministrativo, potrebbe finalmente sgomberare il campo da ogni problema e dare finalmente il via ai lavori per un’opera attesa da anni.