FIUMICINO - Formalizzato il "Contratto di Fiume" del Tevere. E con esso inizia «un percorso condiviso per rilanciare le politiche ambientali che riguardano il fiume Tevere, previste nel lavoro elaborato assieme agli altri partener pubblici e privati», ha spiegato il vicesindaco di Città Metropolitana, Pierluigi Sanna. «La Città metropolitana, grazie anche al voto del consiglio, alla spinta del Sindaco Roberto Gualtieri e all’impegno del consigliere delegato Damiano Pucci, si è assunta l’onere e l’onore di coordinare un lavoro complesso e strategico che valorizzerà il tratto del Tevere da Castel Giubileo fino alla foce del mare». «In questo percorso saranno coinvolti per competenza territoriale alcuni Municipi di Roma e il Comune di Fiumicino. Un programma denso di opere ecosostenibili e di politiche ambientali, che cambieranno il volto di un fiume carico di storia che ha da sempre rappresentato una risorsa unica per la Capitale e per i territori che attraversa – continua Sanna -. Da oggi, assieme a tutti gli altri partner di lavoro, parte la fase operativa del progetto che consegnerà ai cittadini che amministriamo un nuovo volto del percorso del Tevere e una nuova fase delle politiche ambientali». «In questa azione – ha aggiunto il consigliere delegato Damiano Pucci – la Città metropolitana di Roma guiderà il processo di individuazione dell’operatività degli obiettivi condivisi; tra questi la gestione delle risorse idriche, il miglioramento della qualità delle acque e protezione del rischio idraulico, la qualità ambientale e oltre la valorizzazione delle progettualità presenti, anche una diffusione della conoscenza delle caratteristiche ambientali del fiume. Saranno sei gli assi sui quali si baserà tutta la fase operativa, che erano già stati condivisi all’interno del lavoro di coordinamento di “Agenda Tevere”. Con il voto, l’Ente metropolitano prende in mano le redini del lavoro operativo che proseguirà assieme a tutti i componenti che hanno sottoscritto il Contratto di Fiume con un investimento di circa 80 milioni di euro».«Un atto d’impegno importantissimo che mette insieme 86 realtà dell’associazionismo, enti pubblici, enti di ricerca e universitari, aziende private, tutte impegnate nella tutela e nella valorizzazione del nostro fiume», commenta il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino.«È il frutto del lavoro caparbio e tenace di un gruppo di persone che è impegnata da anni su questo e che ha superato grandi ostacoli per portarci tutti alla firma dell’accordo – prosegue il Sindaco -. Voglio ringraziare in particolare il mio delegato David Di Bianco che ha seguito questo percorso straordinario per conto del nostro Comune. A tutte e tutti loro va il mio plauso e quello della mia città».«Questo accordo è una grande opportunità e riguarda due grandi questioni – spiega -. La prima è culturale: l’obiettivo è di aumentare e diffondere la consapevolezza che il fiume è vita, un ecosistema straordinario che attraversa i territori e le nostre città. E anche se ci occupiamo soprattutto del tratto più urbanizzato, da Castel Giubileo alla foce, dobbiamo avere presente che risentiamo anche di quello che succede a monte, compresa la confluenza dell’Aniene. Lo sforzo maggiore, dunque, sarà quello di coinvolgere le scuole e il mondo della cultura che crede in questa grande ricchezza che abbiamo».«Poi bisogna accompagnare il progetto culturale con azioni specifiche che affrontino aspetti a volte drammatici, come il tema dei circa 20 relitti affondati – sottolinea ancora Montino -. Per quanto riguarda la nostra città, la vicenda più preoccupante riguarda il barcone ormeggiato a pochi metri dal Ponte 2 Giugno che rappresenta un enorme pericolo. Abbiamo già rischiato grosso quando, lo scorso anno, si è staccato dalla banchina finendo addosso al ponte. Ora è inclinato su un fianco ed è ancora più urgente intervenire prima possibile. Qui c’è un’emergenza straordinaria che va presa di petto e risolta una volta per tutte. Ma ci sono altri casi, ad esempio a Fiumara, sebbene non così gravi, che devono essere risolti». «L’altro aspetto è quello dei rifiuti che galleggiando viaggiano lungo il Tevere e arrivano sulle nostre scogliere – ricorda -. C’è stato un importantissimo intervento della Regione che ci ha messo a disposizione i fondi con i quali abbiamo tolto circa 30 tonnellate di rifiuti accumulati sugli scogli. Ma il problema non è certo risolto: i rifiuti continuano ad arrivare in quantità enormi, giorno dopo giorno, piena dopo piena. Questo accordo che abbiamo siglato deve, ora, servire ad affrontare questi temi in modo coordinato e strutturale: serve una struttura adeguata per bloccare i rifiuti prima che percorrano tutto il fiume, servono interventi rapidi sui relitti, sugli argini».«Noi, dal canto nostro, facciamo quello che possiamo per valorizzare il Tevere – conclude Montino -. Ne è un esempio la pista ciclabile che, lungo il fiume, arriva a Parco Leonardo. Con i fondi della città metropolitana, arriveremo fino alla fiera di Roma. Poi, però, poi tocca alla Capitale completare il tratto che permetterà a chi parte da Roma di arrivare a Fiumicino, e viceversa, costeggiando il fiume e godendosi il suo magnifico ecosistema. Il Tevere, insomma, va messo all’ordine del giorno dell’agenda degli interventi. E il contratto firmato ieri ha esattamente questo scopo».