CIVITAVECCHIA - "Oggi Enel ha comunicato di non aver candidato l’impianto di Civitavecchia all’asta di Terna per il capacity market, uno stop sostanziale al progetto che avrebbe portato alla riconversione in centrale a gas, della attuale centrale a carbone, polo energetico più inquinante d’Italia con oltre 8 milioni di tonnellate di anidride carbonica sprigionate ogni anno".

Lo dice Legambiente che "da sempre - continuano dall'associazione - chiede lo spegnimento della centrale a carbone e combatte contro questo progetto, e che aveva animato anche l’ultima manifestazione davanti alla centrale del 12 febbraio scorso, quando, insieme a tante altre associazioni, sfilava con lo slogan "A TUTTO GAS MA NELLA DIREZIONE SBAGLIATA", in contemporanea con gli altri territori italiani dove sono previsti progetti simili".

“Lo stop al progetto di Centrale a Gas di Torrevaldaliga Nord è una grande notizia, un successo ambientalista per il territorio e nella lotta per fermare la febbre del pianeta - dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio -. Per raggiungere l’obiettivo della giusta transizione ecologica, continueremo però a dar battaglia, perché in quel luogo o altrove progetti simili non siano più riproposti, perché si arrivi immediatamente a spegnere la centrale a carbone e a fermare i progetti per le altre due centrali a gas previste, quella di Montalto di Castro e di Torrevaldaliga Sud sempre a Civitavecchia. Siamo infatti di fronte a un’opportunità formidabile e che va colta pienamente, nella diffusione di fonti rinnovabili con fotovoltaico ed eolico quali architravi dello sviluppo sostenibile, a partire proprio da proposte come l'eolico off-shore a largo della costa della costa nord del Lazio”.