CIVITAVECCHIA - Le segreterie dei circoli del Partito Democratico di Civitavecchia, Allumiere, Santa Marinella e Tolfa, dopo aver confermato la propria presenza alla manifestazione di sabato prossimo, si sono riunite per valutare le iniziative rivolte a contrastare con efficacia il progetto di Biodigestore, per il trattamento di centoventimila tonnellate di rifiuto umido, in località Monna Felicita a Civitavecchia.
"Pensiamo che la battaglia in corso si possa vincere solo a condizione che scenda in campo un fronte unito dal punto di vista politico e istituzionale ed è anche per questa ragione che vorremmo evitare facili e sterili polemiche così come una strumentale ricerca di responsabilità - hanno spiegato i segretari dei circoli - riteniamo, dopo avere analizzato con attenzione l’intero iter procedurale, che sia non solo lecito ma doveroso porsi dubbi sul percorso seguito. Siamo della opinione che vi siano atti amministrativi, svolti prima e durante lo svolgimento della Conferenza dei Servizi che ha espresso parere favorevole alla realizzazione dell’impianto, che richiedono una seria valutazione e che questa vada iniziata senza indugiare oltre. Non serve infatti conoscere nel dettaglio le motivazioni e la determina redatta dagli uffici regionali per procedere ad una seria e qualificata disamina dei passaggi amministrativi che hanno condotto all’esito che conosciamo. Ci troviamo di fronte ad una questione complessa. Non riconoscerlo darebbe prova di arroganza e presunzione e condurrebbe verso una definitiva sconfitta. Corretta l’iniziativa di programmare un Consiglio Comunale congiunto dei Comuni interessati ma noi pensiamo si debba andare oltre; lo si debba fare tutti assieme, lo si debba fare subito e soprattutto fuori da logiche di campanile o, peggio, per meschine questioni di parte".
In particolare i circoli del Pd si rivolgono al Comune di Civitavecchia "per assumersi sino in fondo le proprie responsabilità in quanto, oggettivamente, ente capofila dei Comuni limitrofi e convocare una riunione con i rispettivi Sindaci - hanno aggiunto - che abbia un carattere operativo, finalizzata a costruire, con l’apporto di tutti, un tavolo tecnico di altissimo livello professionale che ci metta nelle condizioni di affrontare la battaglia, qualora necessario, anche sul piano giuridico. Resta inteso che continueremo ad esercitare, con il massimo di unità e determinazione, una adeguata pressione politica, anche attraverso una opportuna mobilitazione, perché si verifichino tutte le strade che possano condurre a provvedimenti anche di carattere legislativo regionale che, con immediatezza - hanno concluso - impediscano la concreta realizzazione dell’impianto".