MONTALTO -Non è ancora finita l'odissea dei montaltesi alle prese con la necessità di scegliere un nuovo medico di base dopo il pensionamento del precedente.

A raccontare quanto accade nella cittadina castrense è Daniela Scatolini di Uniti per cambiare.

"Da ieri, 16 febbraio - riferisce la Scatolini - come ci è stato ricordato sulla pagina istituzionale del Comune di Montalto di Castro, è stato possibile recarsi al Cup nel presidio socio sanitario di Villa Ilvana dalle 8,30 alle 11,30 per scegliere il nuovo medico di base, dopo il pensionamento non proprio inaspettato di un medico. Per cui i pazienti dall’oggi al domani si sono trovati senza medico, in un periodo di emergenza sanitaria dove i servizi andrebbero intensificati e non diminuiti. Dunque dal 16 febbraio molti cittadini si sono recati al Cup per mettersi in fila già alle prime luci dell’alba, al freddo, per sentirsi dire dopo circa 3 ore, all’arrivo dell’operatore, che internet non funzionava. Assurdo. Tra questi c’erano e ci sono anche molti anziani, che si sono messi in fila per sentirsi dire così. Molti cittadini a quel punto si sono recati al Cup di Tarquinia".

"Bisogna sapere - aggiunge Daniela Scatolini - che non tutti hanno lo Spid o un computer con una stampante per collegarsi al sito dell’Asl, scaricare il modulo di dichiarazione sostitutiva di certificazione/di atto di notorietà per poi inviarlo compilato all’indirizzo email indicato. Chiediamo pertanto al sindaco Caci di intervenire per risolvere questi ennesimi disagi attraverso l’inserimento di una postazione provvisoria di supporto al Cup per poter evadere queste pratiche, quindi la scelta del nuovo medico".

"Siamo stanchi - conclude - di sentire e assistere a tutti questi disservizi. Un’amministrazione attenta deve tutelare in primis la salute pubblica evitando ai suoi cittadini qualsiasi problematica, specialmente in questo momento difficile dove ribadiamo che i servizi vanno aumentati e non diminuiti. Spero che questa istanza verrà accolta. Noi possiamo segnalare disservizi e proporre soluzioni. Più di questo non possiamo fare. Però voi, sindaco e assessore alla Sanità, potete fare molto. Vi chiediamo di adoperarvi e dare il vostro contributo per aiutare i cittadini di questo paese".