CIVITAVECCHIA - Il sindaco Ernesto Tedesco non getta la spugna e si prepara a combattere ad ogni livello l'ipotesi biodigestore. Ci sono rabbia e amarezza al Pincio dopo il parere positivo della conferenza dei servizi della Regione Lazio al progetto che rischia di essere l’ennesima servitù imposta al territorio.

Venerdì una seduta che si è trasformata in un vero e proprio boccone amaro per la città ma il sindaco Ernesto Tedesco non molla e si prepara a continuare la guerra contro l’ipotesi biodigestore dal 120mila tonnellate annue di rifiuti organici a Monna Felicita, zona industriale.

Un progetto, come sottolineato più volte, fortemente impattante per tutto il territorio. Le strade possibili ora sono svariate e parallele. In primis l’amministrazione si sta organizzando per una manifestazione sul sito per cui il primo cittadino di Civitavecchia ha già chiesto, e per la maggior parte ottenuto, la collaborazione dei colleghi del territorio. Ci sono poi le vie legali. Bisognerà attendere la pubblicazione della decisione della Regione, poi ci sono dieci giorni di tempo per impugnare l’atto alla Presidenza del Consiglio.

C’è poi la strada del ricorso al Tar. Entrambi le opzioni saranno probabilmente percorse contemporaneamente. Tedesco ne ha parlato ieri nel corso di una conferenza stampa, insieme ai consiglieri comunali Raffaele Cacciapuoti, Alessandro D’Amico, Barbara La Rosa e Emanuela Morbidelli e al suo vice Manuel Magliani. C’è tanta amarezza nelle parole del Sindaco che dice: "Sono state dette tante parole ma siamo stati lasciati soli a combattere questa battaglia. È ora - ha detto - di fare chiarezza, scendere in campo e farla finita con l’ipocrisia politica".

Un parere positivo dalla Regione totalmente inatteso soprattutto alla luce dei pareri drasticamente negativi di Sovrintendenza, Comune e Asl, che ha anche riportato i risultati di recenti studi epidemiologici che sottolineano la sofferenza di questo territorio e il caro prezzo in termini di vite umane che ha e sta tuttora pagando. Motivo per cui Tedesco ha tentato anche di fare appello al Regio decreto, ma non è bastato. Come ha sottolineato l’amministrazione nel corso della conferenza stampa era come se tutto fosse stato già deciso. Tedesco ricorda come la decisione della conferenza dei servizi si basi sul silenzio assenzo delle strutture regionali “Area Rifiuti”, “Area bonifica dei siti inquinati”, “Area qualità dell’ambiente”, “Area Protezione gestione delle biodiversità”, “Area tutela del territorio” e “Dipartimento di Epidemiologia”. "Andremo sul sito - ha promesso Tedesco - a protestare. Siamo ai confini dell’Impero, tra Area metropolitana e Regione ci stanno massacrando. Bisogna dire basta, voglio vedere chi sarà con noi a protestare quel giorno".

Il Sindaco ha ringraziato le istituzioni politiche per il supporto mentre i consiglieri hanno fatto appello alla cittadinanza per unirsi all’amministrazione "per combattere una battaglia che è di tutti e che non ha colori politici". Magliani ha ricordato che si tratta di un impianto fortemente sovradimensionato rispetto al fabbisogno del territorio. "Ci troveremo ad assistere - ha detto - al passaggio di 20-22 camion al giorno. Questo impianto avrà un impatto devastante su tutto il territorio".

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