SANTA MARINELLA – Dopo gli attacchi ricevuti, l’amministrazione comunale risponde a coloro che hanno avanzato dubbi sulla volontà di questa maggioranza di indire i referendum sui project financing.

“Ma quanta paura fanno i referendum? O meglio, a chi fanno paura i referendum? – è la domanda dell'amministrazione Tidei - la risposta più ovvia è al comitato referendario, o per meglio dire al trio rappresentativo Bacheca, Casella e Settanni, che cercano in tutti i modi di allontanare la data di svolgimento delle elezioni affinché il loro bluff non venga scoperto. Hanno iniziato durante la raccolta firme, chiedendo un'ordinanza che congelasse i termini sino a fine emergenza sanitaria, cioè fino al 31 marzo 2022, in modo che il referendum non si potesse svolgere fino al 2024 poi, presentando le firme dopo il mese di febbraio, benché a loro dire ne avessero a bizzeffe, facendo così slittare di un anno il termine di svolgimento, ora che intendiamo indire subito i referendum, innalzando barricate, facendo l'unica cosa che gli riesce bene cioè sterili polemiche”.

“Probabilmente – continua la nota del Comune - a fianco dei comunisti asintomatici, abbiamo la variante dei referendari asintomatici, nei quali nulla farebbe venire in mente la loro volontà di fare referendum. Referendum consultivi che, diciamo le cose nella loro cruda realtà, non hanno nessuna possibilità di raggiungere nemmeno il quorum di 7.521 votanti. Lo sanno, e allora avvelenano i pozzi rifiutando qualsiasi modifica di buon senso che questa amministrazione propone. In primis quella di non fermare nuovamente le scuole e le lezioni in questo periodo di continue quarantene e dad, utilizzando invece il palazzetto dello sport che assicura spazi adeguati ed in sicurezza. Per Santa Severa, oltretutto, in attesa che con la nuova 167 si abbia finalmente una scuola, l'opzione di questi signori è l'affitto di un istituto religioso o il voto facendo la gimcana nel drive-in dei tamponi. La seconda proposta è quella di non fare una notifica postale a tutti i 15.040 aventi diritto, tra cui molti residenti all'estero, con un costo esagerato, ma utilizzare mezzi di diffusione collettivi come manifesti, comunicazioni postali, comunicati stampa e post social”.

“Terza proposta – conclude l’amministrazione Tidei - anticipo alla finestra di marzo del referendum, così da poter finalmente mettere la parola fine su questo teatrino. San Giacomo diceva “tu hai la fede ed io ho le opere, mostrami la tua fede senza le opere, ed io con le mie opere ti mostrerò la mia fede", ecco questo è il momento che mostriate la genuinità delle vostre affermazioni, ma mi pare che non ci riusciate proprio”.

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