CIVITAVECCHIA - Rimane forte la pressione sull'ospedale San Paolo dove si è tornati a 30 posti letto nel reparto di medicina covid. Proprio ieri nel nosocomio cittadino sono state riscontrate alcune positività nel reparto di medicina non covid e questo ha spinto i vertici della Asl Roma 4 a procedere con l’ampliamento di ulteriori 5 posti letto nel reparto covid. Certo non si tratta di una notizia inattesa visti i numeri di queste settimane. Fortunatamente le azioni messe in atto dalla direzione aziendale e da quella sanitaria del polo ospedaliero, diretta da Antonio Carbone, sembrano essere in grado di far fronte alla forte pressione in atto sul San Paolo.

IL FRONTE PRONTO SOCCORSO - Ieri nel reparto di Pronto soccorso diretto dal primario Beniamino Susi erano pochi i pazienti non covid in attesa di ricovero a fronte di 5 covid in stand by per un posto letto. Ma a dimostrazione della pericolosità del virus c’erano anche dei pazienti intubati in attesa di essere trasferiti verso le terapie intensive covid romane. Tutti non vaccinati. «Il virus continua ad essere aggressivo - ha spiegato Susi - perché altamente contagioso. Ormai sono molti i pazienti che vengono da noi per i più svariati motivi, come ad esempio un femore rotto, e vengono trovati positivi al covid tramite tampone. Rispetto a prima sono circa cinque volte di più le persone infette. L’età media si è abbassata – ha spiegato - soprattutto tra i no vax. Ricordo che chi si è vaccinato non è protetto dalla malattia ma sicuramente è protetto dai sintomi».

ZITROMAX - Dalla prossima settimana, inoltre, inizierà la distribuzione dell’antivirale Molnuvirapir. «Ci porta ad esplorare in maniera più approfondita la parte della “cura” - ha sottolineato Susi -, un’arma in più per combattere il virus. A proposito di terapie, in questi giorni leggo della carenza di Zitromax e ricordo che non ha nessuna indicazione per il covid». In questi giorni sta facendo il giro delle cronache nazionali l’introvabilità del farmaco, cosa inspiegabile secondo gli esperti che puntano il dito contro “dottor google” e le cure da social. «Comportamenti simili - ha concluso il primario del Pronto soccorso Susi - sono pericolosi perché ci saranno, probabilmente già ci sono, delle resistenze batteriche per l’uso smodato degli antibiotici».

SCUOLE E VACCINI - La riapertura delle scuole ha portato diverser classi in sorveglianza attiva con tutte le conseguenze del caso. «Il drive-in di Santa Severa - ha detto il direttore del dipartimento di prevenzione della Asl Roma 4 Simona Ursino - sta lavorando a pieno regime». Proprio sulla vaccinazione delle fasce più giovani la Asl Roma 4 sta spingendo il pedale dell’acceleratore. Dopo le 400 dosi settimanali Pfizer aggiuntive per la fascia 5-11 si sale anche con le terze dosi per gli adolescenti (fascia 12-17 anni). Si è passati dalle 72 dosi al giorno messe a disposizione sul territorio aziendale a 240. Intanto dalla Regione Lazio arriva un aggiornamento sul monitoraggio dei valori per il cambio di fascia. "Il valore Rt – spiega l’assessore alla Sanità regionale Alessio D’Amato – e l’incidenza nel Lazio sono più bassi di quelli nazionali rispettivamente Rt a 1.13 (1.56 valore Italia) e incidenza a 1.392 per 100 mila abitanti (1.988 valore Italia), mentre la diffusione di Omicron è di 2 punti superiore al valore italiano".

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