Don Ivan Leto*

Le diverse edizioni della Bibbia sono solite presentare l’inizio del Vangelo di Marco secondo la seguente disposizione: prologo (Mc 1,1), predicazione di Giovanni Battista (Mc 1,2-8), e battesimo di Gesù (Mc 1,9-11). La lettura evangelica di oggi, festa del Battesimo del Signore, inizia con la proclamazione di Giovanni Battista. Nell’esaltare la forza di Gesù e la sua capacità di battezzare nello Spirito Santo, il Battista non fa che annunciare che Gesù è il Messia. Così come avevano annunciato gli antichi profeti, la fortezza e il dono dello Spirito erano i segni che identificavano il Messia che doveva venire e che tutti aspettavano in Israele. Successivamente si narra del Battesimo di Gesù. Nel versetto 9 Gesù appare in una situazione “d’inferiorità” rispetto a Giovanni Battista: il Precursore battezza il Maestro e non il contrario, come ci si aspetterebbe. Due sono gli atteggiamenti che descrivono la scena: il vedere e l’ascoltare. L’immagine della colomba, segno della nuova creazione nella storia del diluvio, qui rende visibile la presenza dello Spirito Santo. Alla visione si associa l’ascolto della voce di Dio che proclama: “Tu sei il Figlio mio, l’amato” (v.11). Gesù è il Messia atteso; Egli è anche il Figlio amato dal Padre. *Don Ivan Letoparroco di San GordianoDiocesi Civitavecchia-Tarquinia