FIUMICINO - Dopo oltre quattro ore di confronto, l’audizione nella IX Commissione lavoro della Regione Lazio si è conclusa con l’appello della presidente Eleonora Mattia (Pd) che, raccogliendo la proposta dell’assessore Claudio Di Berardino ha invitato il dottor Mauro Negri, direttore delle relazioni sindacali del gruppo Peugeot S.A., ad abbassare il muro con cui si era aperta la riunione: «Fermiamoci un attimo – ha detto la Mattia – e troviamo il modo migliore per accompagnare questi 62 lavoratori in un percorso difficile che,ricordiamolo, ha colto tutti di sorpresa».

Nel corso dell’audizione, aperta dall’intervento del sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, sia i rappresentanti sindacali di Filcam Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, sia i rappresentanti dei lavoratori del magazzino di Fiumicino, sia tutti i consiglieri regionali intervenuti hanno infatti più volte denunciato l’assenza di preavviso nella comunicazione della chiusura del magazzino Opel di Fiumicino. Il dottor Negri (presente per l’azienda insieme al direttore del CDR di Fiumicino, Giorgio Mazza, e al legale della società, Christian Calabrese), ha fin dall’inizio ribadito la ferma volontà di Opel di gestire diversamente l’assetto dei ricambi in Italia, rinunciando al magazzino di Fiumicino, vendendo l’immobile e licenziando i 62 lavoratori, pur con l’impegno ad assisterli con l’outplacement (ricollocazione). La preoccupazione, espressa dai presenti, sta nel fatto che sono tutti operai altamente specializzati, con un’età media di 47 anni, pertanto difficili da ricollocare.

«Purtroppo – ha precisato l’assessore Di Berardino – l’aziendanon ha mai fatto alcuna comunicazione di apertura della procedura neanche alla Regione, pertanto non conosciamo né le ragioni, che sono dietro questa scelta, né il piano industriale, né la disponibilità a discutere sulle sorti dei lavoratori. Voglio evitare irrigidimenti formali, chiedo pertanto ad Opel di sospendere la procedura ed avviare un confronto con la Regione su questi temi e, solo dopo, capire in che modo andare avanti”.

“Un confronto – ha sottolineato la Mattia – che dovrebbe svolgersi nel giro di un paio di giorni e, sono certa, con un minimo di elasticità aiuterebbe tutti ad individuare un percorso in modo sereno e costruttivo. Anche se dismette Fiumicino, Opel è un marchio che vanta ampie fette di mercato nel Lazio e credo voglia dimostrare quel senso etico e la disponibilità al confronto che un’azienda così importante deve avere».

Ieri, alle 11, presso la Confcommercio Roma, era convocato il primo incontro ufficiale tra azienda e parti sociali e, contestualmente, un presidio di protesta dei sindacati davanti la sede. Se il tentativo di mediazione sintetizzato dalla presidente Mattia andrà in porto, l’incontro sarà aggiornato dopo l’interlocuzione formale tra Opel e la Regione Lazio. Si sta interessando al problema anche l’onorevole Debora Serracchiani, in Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati.