CIVITAVECCHIA - Sono scaduti sabato scorso, 14 settembre, i termini previsti dalla legge entro cui i detentori delle armi dovevano provvedere alla presentazione del certificato medico all’ufficio di polizia competente per territorio. Il decreto legislativo nr. 104 del 10 agosto 2018 ha disposto  infatti (art. 3) che: "Chiunque detiene armi comuni da sparo senza essere in possesso di alcuna licenza di porto d’armi, ad eccezione di coloro che sono autorizzati dalla legge a portare armi senza licenza e dei collezionisti di armi antiche, è tenuto a presentare ogni cinque anni la certificazione medica prevista dall’articolo 35, comma 7, secondo le modalità disciplinate con il decreto di cui all’articolo 6, comma 2, del decreto legislativo 26 ottobre 2010, n. 204”.



A partire da oggi, a tutti coloro che ancora non si fossero ancora messi in regola con tale adempimento, sarà notificato un verbale di diffida, primo atto della procedura che porterà all’adozione del divieto di detenzione a cura della locale Prefettura. Per evitare il ritiro dell’arma da parte delle Autorità, tutti i detentori, eccetto i titolari di porto d’armi o di licenza collezione di armi antiche, potranno regolarizzare ancora la loro posizione presentando spontaneamente all’Autorità locale di pubblica sicurezza (che per Civitavecchia  è il  Commissariato di Polizia) il certificato medico attestante i prescritti requisiti di idoneità, ovvero l’assenza di malattie mentali e/o vizi  che diminuiscono anche temporaneamente la capacità d’intendere e volere.



Tale certificato potrà essere rilasciato dal settore medico-legale delle Aziende Sanitarie Locali o da un medico militare, della Polizia di Stato o del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco in servizio e non in quiescenza. Si raccomanda di procedere nel tempo più breve possibile a tale adempimento, per fermare la procedure del  divieto di detenzione dell’arma che nel frattempo sono state avviate.