CIVITAVECCHIA - “C’è urgenza di incontrarci, per avere un quadro chiaro della situazione”. Il segretario della Uiltrasporti Gennaro Gallo auspica una riunione, a stretto giro, con l’amministrazione comunale e con Csp per discutere del servizio di raccolta differenziata porta a porta. «Bisogna capire come intende muoversi questa amministrazione - ha aggiunto Gallo - soprattutto alla luce delle recenti notizie su una perdita che sembra aumentare di giorno in giorno. Bisogna quindi incontrarci per verificare la situazione e tamponare le eventuali perdite”. La nuova amministrazione ha più volte parlato della necessità di mettere in campo dei correttivi per non rischiare di fare di Csp una nuova Hcs e per evitare soprattutto di dover andare ad intervenire sulle tasche dei civitavecchiesi. I sindacati, in realtà, già nei mesi scorsi avevano evidenziato i possibili problemi dovuti ad una estensione del servizio “frettolosa”, così come è stato per la fase 2 della differenziata, partita una settimana prima delle elezioni. Le risorse? I mezzi? L’organizzazione del lavoro? Probabilmente i problemi son stati sottovalutati, con la necessità di dare un segnale forte e far partire a tutti i costi un servizio che sin centro stava pian piano ingranando, ma che per la periferia aveva bisogno di una organizzazione diversa e puntuale. «È impensabile oggi tornare indietro - ha sottolineato il segretario della Cisl Paolo Sagarriga Visconti - la strada della differenziata è sicuramente quella da seguire, ma oggi ci troviamo di fronte a notizie preoccupanti: siamo rimasti ad un utile 2018 di 20mila euro e oggi si parla del rischio di una perdita di oltre un milione. Questo è grave. Siamo disposti quindi a ragionare su qualche correttivo, anche andando a rallentare il progetto in sé, ma proseguendo sulla necessità di differenziare. Forse serviva maggiore cautela nel partire e tempi giusti: da parte nostra avevamo sottolineato le difficoltà oggettive legate a uomini, mezzi e organizzazione del servizio». Di una cosa è certo Sagarriga. «Non possono essere i lavoratori - ha aggiunto - l’anello debole di questo sistema. Non servono tagli, li abbiamo traghettati noi, con un difficile accordo, nella nuova società. Oggi serve una soluzione strutturale, implementando i servizi, rivedendo i contratti di servizio che oggi non sono adeguati». I sindacati rivendicano l’impegno preso nel passaggio dalla vecchia società alla Csp, per salvare tutti i lavoratori. Un accordo che oggi vogliono sia rispettato. «Ad esempio - ha aggiunto Sagarriga - si potrebbe ripartire proprio dalla piattaforma alla quale avevamo lavorato come sindacati e nella quale avevamo indicato possibili nuovi servizi da inserire». 

Lunedì intanto i confederali incontreranno nuovamente il sindaco Tedesco per discutere di sviluppo del territorio, futuro e programmazione, per fare sistema.