CIVITAVECCHIA - Csp e fondo immobiliare. Sono questi i due aspetti da tenere sotto stretta osservazione per garantire gli equilibri di bilancio del Comune. È quanto è stato ribadito anche ieri, nell’illustrazione alle delibere di assestamento generale di Bilancio per l’esercizio 2019 e salvaguardia degli equilibri per l’esercizio 2019, da parte dell’assessore Emanuela Di Paolo. La votazione di ieri, in realtà, è stata di fatto una presa d’atto del lavoro della precedente amministrazione, rispettando i termini di legge. «Certo - ha spiegato Di Paolo - i 20 milioni di che ci sarebbero stati lasciati in cassa non ci sono; si tratta piuttosto di anticipazioni di cassa: debiti che producono altri debiti. La precedente amministrazione ha utilizzato 5,4 milioni, da restituire poi con interessi. Non abbiamo intenzione di fare ricorso a queste anticipazioni, ma lavoreremo per attuare manovre e prevedere progetti che riescano a rendere produttiva la città». L’assessore ha fatto quindi riferimento al parere del collegio dei revisori dei conti il quale, pur prendendo atto del fatto che non sussista la necessità di provvedimenti correttivi a garanzia degli equilibri di bilancio, ha ribadito all’ente la necessità di monitorare l’evoluzione dell’iter procedurale finalizzato al conferimento di beni non strumentali al fondo immobiliare - con l’assessore che ha ribadito i dubbi e le perplessità sul progetto di Fiumaretta - e monitorare attraverso il Controllo Analogo, l’evoluzione della gestione aziendale per migliorare le performance economiche dei singoli servizi. Proprio su Csp il capogruppo della Svolta Fabiana Attig ha parlato di un aggravio dei costi, in un mese e mezzo di avvio di differenziata porta a porta su tutto il territorio, di circa 1,5 milioni di euro, senza aver considerato la mancanza di un’adeguata copertura economica e risorse umane necessarie. «La questione delle partecipate potrebbe trascinarci nel baratro» ha sottolineato Piendibene del Pd, a cui ha fatto eco il collega Di Gennaro, invitando alla massima attenzione «per la paventata situazione debitoria, rischiosa per Csp. Occorre evitare un danno ancora maggiore dal punto di vista economico e dei servizi». Servizi su cui si è soffermato anche Patrizio Scilipoti di Onda popolare, chiedendosi che fine farà il verde, oggi esternalizzato con una situazione piuttosto critica dal punto di vista del decoro. Attig ha chiarito un punto, in questo senso: portare avanti l’impegno preso nella vecchia commissione lavoro, cioè quello di prendere in considerazione gli ex operai Italcementi, a cui la precedente amministrazione suggerì di costituire una cooperativa che però ha avuto difficoltà nel trovare lavori da poter svolgere. Le delibere sul bilancio sono state approvate dalla maggioranza, con l’assessore che si aspettava il voto favorevole anche dei Cinque Stelle, essendo un loro lavoro. In realtà, come spiegato da Lucernoni, non vengono contestati i contenuti del provvedimento, quanto le modalità. Il riferimento, in particolare, è al mancato passaggio in commissione bilancio: ma le commissioni sono state formate ed approvate proprio nel consiglio di ieri, con le delibere portate in capigruppo e discusse in aula, con il consiglio che ha pieni poteri in tal senso. 

Nove le commissioni costituite. Sviluppo portuale, smart city, partecipate, fondi e finanziamenti europei, turismo, periferie, attuazione programma e linee di indirizzo, polizia locale, protezione civile, politiche della sicurezza. Servizi sociali e diritti degli animali. Sviluppo, commercio, terzo settore, associazionismo, politiche del lavoro e pari opportunità, affari istituzionali e politiche del territorio, politiche educative. Bilancio, demanio, patrimonio e agraria. Gestione dei rifiuti, demanio marittimo, osservatorio ambientale, rinnovabili, gestione del verde e dei servizi cimiteriali, canile, project financing, concessioni pubblicitarie e minerarie, indirizzi e verifiche di Csp e Enel, pulizia dei fossi e beni culturali. Edilizia pubblica e privata. Lavori pubblici, manutenzione, gestione dei parcheggi pubblici e privati. Cultura, Traiano e Cittadella. E infine politiche giovanili, sport ed impiantistica sportiva. 

Schermaglie ad inizio di consiglio, quando si è preso atto della rimozione della causa di incompatibilità del consigliere della Lega Alessandro D’Amico con l’ex vicesindaco Lucernoni che, tra le altre cose, ha chiesto la provenienza dei circa 15mila euro restituiti da D’Amico. Una domanda inopportuna, a detta della maggioranza, che a più riprese ha bacchettato l’esponente grillina. Per quanto riguarda l’allegato A, la discussione di mozioni ed interrogazioni è stata rinviata con l’impegno a dedicare una seduta apposita.