CIVITAVECCHIA - «Il Sindaco risolva con urgenza la questione». Lo dichiara il consigliere comunale Patrizio Scilipoti che interviene in merito alla vicenda Csp dopo l’annuncio dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Ernesto Tedesco dello stand by alla procedura per un cambio ai vertici della Civitavecchia servizi pubblici. Il motivo è il rischio di contenziosi con il cda uscente che potrebbe esporre il comune a pagamenti. Una possibilità che ha spinto il primo cittadino a prendere una decisione «da buon padre di famiglia», come da lui stesso dichiarato nel corso di una conferenza stampa. Intanto però verrà avviata una due diligence per scattare una fotografia della società e verificare il raggiungimento degli obiettivi, l’organizzazione e gli emolumenti. Tanti i dubbi da chiarire e Scilipoti invita Tedesco a risolvere la vicenda «con occhio attento in primo luogo alla città ed al funzionamento dei servizi - prosegue il consigliere di minoranza - senza trascurare eventuali danni che potrebbero essere arrecati alle casse comunali con atti giuridicamente insostenibili e che andrebbero a ledere la professionalità degli attuali amministratori che al momento, sembrerebbero solo ‘‘tollerati’’, motivazione - sottolinea Scilipoti - che li dovrebbe far riflettere sull’opportunità di rimettere il proprio incarico nelle mani del Sindaco». Scilipoti ripercorre una vicenda che, secondo il consigliere, dovrebbe preoccupare la cittadinanza. Per Scilipoti, infatti: «l’amministrazione - ha detto - su questa vicenda ha mostrato una importante debolezza perché distratta da questioni sottese solo agli equilibri interni della maggioranza». Il consigliere si lancia in ipotesi riguardo possibili interessati ai vertici della Csp, passaggi per Scilipoti poco chiari. «Sulla vicenda quindi - continua - la mia astensione ha voluto in primis evidenziare che gli incarichi legati alla conduzione di una società pubblica come Csp, debbano essere conferiti dalla maggioranza stessa, proprio perché incarichi dirigenziali che debbono essere confacenti alla programmazione di chi amministra ed al suo programma politico approvato dagli elettori. Come di fatto, ha evidenziato l’opportunità che per l’ottenimento di un nuovo assetto, sarebbe stato opportuno un puntuale approfondimento sulle modalità procedurali da utilizzare per evitare problematiche - sottolinea Scilipoto - connesse a possibili richieste di danno erariale da parte della Corte dei conti, nel caso che De Leva e gli altri amministratori avessero impugnato la rescissione senza giusta causa, di un contratto stipulato a seguito di bando pubblico per titoli». Da sottolinea però come sia proprio l’operato del cda della Csp ad essere criticato dall’amministrazione comunale guidata da Tedesco, come spiegato dal vicesindaco Massimiliano Grasso nei giorni scorsi. In particolare i famosi emolumenti lievitati alle stelle nell’ultimo anno. «Dunque - continua Scilipoti - come si vede , una situazione sconveniente per la maggioranza, come professionalmente imbarazzante e sminuente per De Leva e gli altri consiglieri di Csp che al momento, nonostante tutto, conservano il loro incarico, pur avendo registrato un’avvisaglia di defenestramento supportata solo da motivazioni che, se nulla hanno a che fare con carenze ed errori gestionali, sembrerebbero - conclude - legate unicamente all’esigenza di Tedesco e della sua giunta di onorare accordi contratti in fase elettorale con le varie componenti della propria coalizione». Va però sottolineato e ricordato che nel corso di una conferenza stampa Grasso ha spiegato che si passerà all’esame di diversi aspetti legati al raggiungimento degli obiettivi della società evidenziando come il fallimento della raccolta differenziata sia sotto gli occhi di tutti con un allarme lanciato, dallo stesso De Leva, di una possibile perdita di circa un milione di euro. Una cifra che spaventa.