S. MARINELLA – Botta e risposta tra il consigliere di minoranza Francesco Fiorucci e il sindaco Pietro Tidei, in merito alle condizioni ambientali in cui versa la città. Alle esternazioni del rappresentante di opposizione, il primo cittadino attacca con veemenza il politico. “Siamo nel pieno della stagione estiva – dice Fiorucci - periodo in cui Santa Marinella dovrebbe mostrare il meglio di sé. Tuttavia, nonostante la nuova amministrazione, che quanto meno dovrebbe apparire motivata e con voglia di dimostrare il meglio, la nostra città è spenta, sporca, con erbacce ovunque, spiagge libere con recensioni che farebbero rabbrividire chi, a Santa Marinella, ha soggiornato anni fa, facendola assurgere al titolo di Perla del Tirreno. E poi, l’assoluta anarchia, il mancato rispetto delle regole. Sono sincero, pur essendo consigliere di opposizione, mi sarei aspettato un accenno di miglioramento nella immagine e gestione della nostra città ma sono profondamente deluso. Manca realmente l’ordinario, la quotidianità di una gestione che potrebbe cambiare il volto di una città che sta perdendo la sua più intima ed innata vocazione, l’accoglienza turistica. Siamo stanchi di vedere sui social, selfie inconcludenti, gemellaggi di facciata o leggere spot inutili pubblicati solo per contare i like. Aiutate con la cura della città a non far morire il turismo, motivate gli imprenditori ad investire, invece così portate la città nel baratro”. “Ma dove vivi? – gli risponde il sindaco - ma lo sai che ci avete lasciato in eredità? Ma te ne sei accorto che abbiamo creato quasi cinque mila posti auto? Fiorucci, continua ad affittare le camere. Quello è il tuo mestiere. La politica e la pubblica amministrazione non fanno per te”. Chiamato in causa, il consigliere ribatte. “Io – afferma Fiorucci - al contrario di Lei, caro Sindaco, vivo da sempre a Santa Marinella, non ho lasciato nulla in quanto come ben sa, questa è la mia prima esperienza politica. Probabilmente lei, non vivendo a Santa Marinella, non si rende conto delle situazioni di degrado esistenti. I cinquemila parcheggi, sono numeri che non hanno nulla a che fare con la sporcizia, il non rispetto delle regole e la trascuratezza generale. Poteva, insieme ai parcheggi, nominare anche i tremila loculi”.