FIUMICINO - Ben 20 quintali di calamari, gamberi, pesce di paranza e 6 di cozze pronti per esseri fritti nella padella gigante. Una tre giorni per festeggiare il prodotto tipico di Fiumicino. Sono i numeri della 49ma “Sagra del Pesce – Festa delle tradizioni marinare della Città di Fiumicino”, organizzata dalla Pro Loco con il patrocinio del Comune costiero, della Regione Lazio e dell’Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia, in scena dal 14 al 16 giugno a ridosso del Molo di Levante del porto canale, tra piazzale Molinari e piazzale Pozzoli, location abituale dell’appuntamento nato nel 1970 su idea di alcuni pescatori locali. 

Ogni giorno un menù diverso. Non mancheranno le bevande: acqua, vino bianco, birra biologica di produzione locale, la celebre “Cervisia Traiani”, e come novità quest’anno si potrà gustare anche un ottimo sorbetto al limone, oltre a caffè e ginseng. Oltre allo stand gastronomico e all’area ristoro, curati dai volontari della Pro Loco, ci sarà un’area dedicata agli spettacoli serali, che inizieranno alle 21: in agenda il 14 giugno gli “Onde Roots”, cover band di Bob Marley. Sabato 15 giugno le cover anni 60/70 dei “The Tram Tracks Band”. Domenica 16, il gran finale con una serata all’insegna dei mitici anni ’80 con la band “Pop 84”. Inoltre, il tradizionale mercatino d’artigianato e prodotti tipici. La parte scenografica è garantita dalla presenza della padella gigante, specificatamente costruita per l’evento e con numeri da record. Ha un diametro di 4 metri ed è alta da terra circa 2 metri. E’ formata da 5 vasche della portata di 800 litri d’olio, 12 bruciatori antivento a gas, forniti di tutti i dispositivi di sicurezza e 20 cestelli di contenimento del pesce. 

Le vasche, tra loro isolate, consentono di gestire la frittura al meglio, secondo la tipologia di pesce ed è inoltre possibile sostituire l’olio vasca per vasca, mentre le altre restano in funzione: in questo modo non si interrompe la produzione di fritture. Solo nella giornata di domenica 16, la frittura sarà servita nel rinomato piatto in ceramica, realizzato specificatamente per questo evento e riportante, oltre all’anno di emissione, anche il caratteristico logo della Sagra del Pesce, marchio registrato a tutela dell’originalità. Negli anni questo piatto, realizzato in soli 1000 esemplari, è diventato un ambito oggetto di collezione. «Confidiamo di accogliere nel migliore dei modi il pubblico che vorrà premiare la nostra passione per il territorio – spiega il presidente della Pro Loco, Giuseppe Larango – Siamo qui in tanti, per questa iniziativa che sicuramente è la più gravosa ed impegnativa per noi volontari, ma è quella che in assoluto ci permettere di mettere in risalto il prodotto tipico per eccellenza, la pregiata gastronomia, così apprezzata dal pubblico ed in definitiva la nostra storia, quella di un borgo marinaro, che ha origini nel porto di Roma antica ma che negli anni ha dimostrato di poter crescere ed oggi è una Città a misura d’uomo».

 La “Sagra del Pesce”, come tutte le sagre che possono fregiarsi di questo nome, festeggia il prodotto locale, mettendo in risalto il lavoro di tante attività che di esso vivono e che formano il tessuto commerciale primario. Alla flotta peschereccia di Fiumicino, che ha una storia di oltre 4 secoli, si affianca la rinomata ristorazione, anch’essa ormai secolare, fatta di grandi chef stellati ma anche di piccoli street food. In mezzo c’è una variegata offerta, per tutti i palati e per tutte le tasche ma sempre con grande qualità. L’ingresso all’area del mercatino e degli spettacoli serali, è libero e gratuito, mentre per lo stand gastronomico è previsto un contributo a parziale copertura dell’acquisto dei prodotti. 

L’iniziativa richiama ogni anno nei tre giorni di Sagra, non meno di 15.000 persone, tra cittadini residenti, escursionisti della Regione Lazio, e numerosi stranieri in sosta per esigenze di traffico aeroportuale, che approfittano dell’occasione per scendere in città a godere di quest’evento caratteristico e pittoresco. La Sagra rispetta l’ambiente: particolare attenzione è dedicata ormai da più di 4 anni, ai rifiuti generati dall’iniziativa, correttamente differenziati sul posto. Solo l’1% è costituito da plastica, il resto è cartone, vetro e la maggior parte tutto residuo compostabile, in quanto il cibo è servito con prodotti biodegradabili.