civitavecchia - Un’adesione massiccia, quella di ieri, allo sciopero indetto da Filt Cgil, Ugl ed Usb. L’85% dei lavoratori di Port Mobility si è fermato, garantendo solo i servizi essenziali senza i quali si sarebbe arrivati al 100% di astensione dal lavoro. Il futuro è incerto ed i lavoratori sono preoccupati. 

Così ieri, oltre allo sciopero, si è svolto anche un sit-in sotto la sede di Molo Vespucci, proprio per contestare il mancato accordo tra i vertici dell’Adsp e la società, in merito alla mancata definizione del piano operativo sia annuale che pluriennale, senza il quale viene a mancare ogni possibilità di programmazione delle attività, soprattutto nel periodo estivo che è quello più caldo. L’attuale impossibilità di assumere lavoratori stagionali in grado di far funzionare il servizio durante il periodo estivo, il mancato ri nnovo della contrattazione di secondo livello e l’incertezza sul futuro di largo della Pace, dove attualmente l’azienda opera in regime di proroga almeno fino a fine settembre, lasciano tanti punti interrogativi. Nel primo pomeriggio di ieri i sindacati hanno incontrato prima la segretaria Roberta Macii, poi il manager della società Edgardo Azzopardi. Ma a quanto pare le dichiarazioni delle parti sarebbero contrastanti, tanto da non convincere assolutamente organizzazioni sindacali e lavoratori. Una fumata nera, quindi, quella di ieri con i lavoratori che mantengono alta la guardia. «Serve chiarezza - hanno commentato i sindacalisti - e bisogna capire come stanno effettivamente le cose. Per ora manteniamo lo stato di agitazione studiando altre iniziative da portare avanti».