CIVITAVECCHIA - Saranno gli studenti laureatisi con il massimo dei voti delle facoltà di Ingegneria, Geografia, Sociologia, Psicologia, Architettura e Tecnologia di Giappone, Germania e Polonia, a partecipare quest’anno all’11^ edizione dell’“International School Awareness and Responsability of Environmental Risk” che si terrà in Italia dal 23 al 31 agosto, con tappa a Civitavecchia dal 23 al 25 agosto.

Il progetto prevede lo studio del Sistema di Protezione Civile locale composto dal Gruppo Comunale Volontari e dall’Unità di Crisi guidate dall’Emergency Manager Valentino Arillo, dove gli studenti accompagnati dai loro professori, studieranno l’organizzazione e le capacità operative del Sistema Locale, di come si gestisce un emergenza, la reazione del Team di Unità di Crisi nell’azione di coordinamento dei soccorsi e delle richieste provenienti dalla popolazione coinvolta. Entrare a far parte dell’International School è sicuramente prestigioso e ambizioso riferisce Arillo, ma sapere che il nostro Sistema così come approcciato abbia suscitato interesse a livello internazionale e venirlo a studiare fa sicuramente piacere a tutti noi che lo abbiamo ideato e che ne facciamo parte.

Un impegno che vedrà anche il coinvolgimento di Ater Civitavecchia, perchè alla fine tutti questi laureati saranno coloro che andranno a progettare le future città in ambito mondiale, e per questo ci hanno chiesto attraverso la referente in Italia dottoressa Rizzi e del professor Masahiro Shirotsuki del Giappone, di studiare e capire come le città devono essere progettate per essere sicure e più resilienti, per non commettere gli stessi errori fatti negli anni passati. Ci saranno diversi docenti che si susseguiranno nelle lezioni, oltre ad Arillo per la parte strettamente operativa e gestionale di Protezione Civile, prenderanno parte anche il commissario e il direttore dell’Ater, Passerelli e Clementi, illustrando lo studio sociologico dei ceti sociali per l’individuazione ed integrazione della popolazione disagiata nelle case popolari, oltre all’efficientamento energetico delle case, gli argomenti spazieranno dalla pianificazione alla psicologia in emergenza, parlando della giusta individuazione di aree di attesa e ricovero per la popolazione e soccorritori, poi si parlerà di analisi dei rischi e la gestione dell’emergenza in ambito locale, si costruirà un vero e proprio confronto sociale, culturale e di studio tra noi ed i nostri ospiti, che avranno anche l’opportunità di ascoltare con interviste persone coinvolte nelle calamità, come i Sindaci del Centro Italia che hanno aderito all’appello per far conoscere anche il loro stato emozionale e le difficoltà personali affrontate durante le emergenze, intervisteranno dei profughi provenienti dall’Africa comprese alcune donne, che racconteranno la loro esperienza e disagio nei luoghi di accoglienza anche dai territori di provenienza.

“Gli ospiti – spiega Arillo – saranno protagonisti di un allestimento di un campo, faranno parte del Team Unità di Crisi, monteranno le tende e dormiranno tutti insieme, creando un vero e proprio momento di aggregazione tra diversi popoli e culture. Va sottolineato - continua Arillo - che comunque è un opportunità per il Gruppo Comunale Volontari di confrontarsi anche con altre culture, basti pensare al cibo per i giapponesi, quindi i miei collaboratori si prepareranno ad una cucina multietnica, cosa che potrebbe sicuramente accadere in emergenza, vista la massiccia presenza di immigrati nella nostra nazione, è un opportunità per questa città e comprensorio di farsi ulteriormente conoscere per bellezza e capacità, e se la protezione civile può essere un mezzo, che ben venga, daremo ovviamente la possibilità ai docenti e agli studenti di visitare la città ed i luoghi culturali delle città limitrofe. Un ringraziamento va fatto al sindaco Cozzolino che subito ha accettato di patrocinare con il logo comunale il progetto insieme ad Ater, guidata dal commissario Passerelli, diventando partner del progetto, si sta crescendo e questo devo solo che ringraziare i tanti volontari del Gruppo e del Servizio Civile, oltre ai responsabili delle Istituzioni che compongono l’Unità di Crisi creando il Sistema di Protezione Civile locale”.