di FRANCESCO BALDINI



CIVITAVECCHIA - Corso Marconi cambia volto grazie al progetto della rete d’imprese ‘‘The Shopping port’’. Un obiettivo ambizioso: mostrare il meglio di Civitavecchia unendo commercio e arte. Il progetto è stato presentato dal Comune alla Regione Lazio, da cui ha ottenuto un finanziamento di 100mila euro, ma è stato elaborato dalla Cna e dalla rete di imprese The shopping port. Ci sono voluti quasi due anni ma alla fine, nonostante le molteplici difficoltà, i portici di corso Marconi hanno cambiato volto. Sono 27 le colonne arricchite dalle installazioni artistiche. «Si tratta di opere originali - ha spiegato la project manager Rossana Giannarini - e il nostro obiettivo era quello di riqualificare l’area e valorizzare le caratteristiche della città». Un lavoro mastodontico che ha coinvolto dieci artisti - di cui nove di Civitavecchia -  per creare un percorso  che possa guidare, partendo da Largo della Pace, turisti e curiosi all’interno della città e tra le attività locali che hanno aderito all’iniziativa. Proprio da Largo della Pace partirà la segnaletica orizzontale che arriverà fino al centro cittadino. Il tema scelto è il mare e gli artisti si sono sbizzarriti con foto, dipinti e installazioni che sono vere e proprie opere di artigianato. Un lavoro che ha dato un nuovo volto ai portici. Gli artisti sono Jan Incoronato, Giulia Gorla, Angelo Bonarelli, Luca Riccioni, Francesca Schifano, Riccardo Lucignani, Alessio Gismondi, Daniel Airi, Paola Beck e Liana Zanfrisco. Uno schieramento di eccellenze civitavecchiesi.



«Finalmente tutti i miei concittadini possono vedere quello che faccio - ha detto Zanfrisco - è bello essere riconosciuti come artisti a Civitavecchia. I miei sono disegni in bianco e nero, sono lavori nati su carta che rappresentano una doppia immagine, due figure in contrasto l’una con l’altra e che lasciano un interrogativo». Beck ha voluto scuotere le coscienze con la sua opera ricordando il tema della plastica in mare: un bambino regge un pesce  dalla cui pancia esce plastica «È un messaggio forte - ha detto - ma bisogna cominciare a fare cambiamenti concreti». Per Gismondi è fondamentale che la città indossi una veste nuova e ora «proprio nella sua parte più importante c’è una rifioritura di opere d’arte. La mia opera si basa sulla reinterpretazione dei simboli, li ridiscutiamo cambiandoli nelle forme e nel processo». Per la sua opera Gismondi ha utilizzato legno carbonizzato. «Non ero mai riuscito a fare qualcosa a Civitavecchia - ha commentato Incoronato - ci speravo molto perché è la mia città, dove vivo. Nel complesso sono molto soddisfatto».



Per Lucignani si tratta di un’iniziativa molto interessante «che dà lustro a Civitavecchia e a corso Marconi. Un’idea per portare alla conoscenza dei civitavecchiesi di alcune realtà e per migliorare tutta la città. Sicuramente un’idea positiva: è bello fare qualcosa per la propria città». Bonarelli ha spiegato di essere da sempre convinto della necessità di portare l’arte a Civitavecchia. «Sono rimasto colpito - ha spiegato - dall’iniziativa perché pone l’arte alla portata di tutti». Dello stesso avviso Airi che parla di «un bel progetto e a Civitavecchia di queste cose se ne vedono poche. Partendo dal tema del mare ho scelto i nodi, un gabbiano e i colori della città (blu e nero) per le mie opere. Sicuramente è stato un buon modo per poter uscire e farsi conoscere: un ottimo inizio».



L’opera di Gorla parte da un progetto per un libro con 14 fotografi realizzato con la redazione di Yogurt magazine sul tema dell’estate, i suoi colori: «La città -ha detto - inizia a dare peso agli artisti che ha ed è sempre piacevole». Ne è convinta anche Schifano che ha aggiunto: «Dove viene coinvolta l’arte è sempre bello e lavorare per la propria città è ancora più gratificante».