di TONI MORETTI



CERVETERI - Giovedì mattina arriva una segnalazione in redazione che qualcosa di molto movimentato stava accadendo presso l’isola ecologica, che ha sede sulla destra, pochi metri dopo il semaforo che segna l’ingresso in città sulla via Settevene Palo sulla via che porta allo Stadio Galli e quindi a Bracciano. Arrivati li, ci troviamo nel bel mezzo di una concitata assemblea sindacale all’aperto con maest6ranze esagitate e pronte ad intraprendere ogni forma di protesta, tra le quali anche il blocco del cantiere, i sindacalisti della Cgil e l’assessore all’ambiente Elena Gubetti, che tentavano di riportare la discussione su un tavolo ideale per riordinare anche passaggi pregressi che ne furono già oggetto. 

I lavoratori in agitazione, molto agitati a dire il vero, erano gli operatori ecologici della ATI Camassa Ambiente e ASV, le aziende che si sono aggiudicate l’appalto per la gestione dei rifiuti che da quando questo è successo viene espletato come una corsa ad ostacoli provocati da impedimenti e contraddizioni che spaziano dalla legittimità del contratto d’appalto, mal concepito secondo le opposizioni ad una interdittiva antimafia caduta sul collo della società capofila, la Camassa Ambiente che ne ha ridotto l’agilità operativa anche a livello finanziario fino a quando non è stata brillantemente risolta. Il problema, il licenziamento contestato, perchè ritenuto irregolare, di tre dipendenti della ASV. Vista l’ora tarda e l’atteggiamento dell’assessore che con fare smarrito dice candidamente che lei non sapeva niente, la discussione del problema viene portata al giorno dopo, venerdì, davanti ad un tavolo, questa volta di legno, non si sa quanto comodo con le parti sedute. 

Ieri, intanto, venerdì, arriva di buon ora, un comunicato dei consiglieri di opposizione Aldo De Angelis e Salvatore Orsomando che si schierano apertamente con i lavoratori licenziati riassumendo l’accaduto: «Ora basta - Ieri il binomio Camassambiente-ASV che gestisce la raccolta rifiuti a Cerveteri ha messo in atto l’ennesima scellerata operazione licenziando tre lavoratori senza alcun preavviso e, a quanto sembra, senza avviare uno straccio di confronto o discussione su eventuali “serie” soluzioni alternative e conservative. Ma a voi sembra normale che durante un turno di lavoro, un lavoratore già predestinato al martirio viene chiamato e/o convocato a tradimento e gli viene comunicato tra capo e collo la ferale notizia: da domani sei licenziato?. Neanche fossimo nella peggiore bottega o bettola di chissà quale porto. Noi però oggi, non solo esprimiamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza a questi lavoratori, ma diciamo anche basta e combatteremo al loro fianco perché crediamo che la dignità del lavoro non ha colore politico e va tutelata». 

Nel proseguo si ipotizza una operazione politica poiché la ASV è una società partecipata dal comune di Bitonto e guarda caso. i sindaci dei comuni di Cerveteri e Bitonto sono esponenti di punta dello stesso partitello ‘Italia in Comune’. Dove sono i sindacati? 

Nella serata di ieri Franco Fanelli e Roberto Meroldi della Cgil Roma Lazio e Diego Nunzi responsabile di Civitavecchia, annunciano che i tre lavoratori licenziati sono stati reintegrati.