CIVITAVECCHIA - Mai come quest’anno assume un’importanza fondamentale per Civitavecchia l’appuntamento con la Fruit Logistica di Berlino, la più grande fiera internazionale dell’ortofrutta. È lì infatti che, senza dubbio, Civitavecchia dovrà giocare la sua partita. 

E non sarà facile considerati gli assalti che, ultimamente, provengono da altri scali - vedi Livorno e Salerno - per cercare di aggredire un mercato sempre più in espansione che, a Civitavecchia, ha garantito traffici ed occupazione stabile negli ultimi dieci anni. 

La vertenza che si è aperta la scorsa estate, e non ancora risolta - considerato che la proroga fino a giugno dell’ordinanza per lo scarico dei container non rappresenta la soluzione auspicata dalle parti - pesa sul settore. E pesa soprattutto in termini di scarsa sicurezza per i clienti che potrebbero essere attratti dalla sirene provenienti dagli altri porti che, oggi, vedono in Civitavecchia una piattaforma debole. E questo nonostante i traffici costruiti e consolidati negli anni, grazie al lavoro della Civitavecchia Fruit & Forest Terminal che, nonostante le incertezze ed i problemi, continua a mostrare interesse e a credere a Civitavecchia: la conferma è nell’investimento sull’interporto, con la società decisa a rilanciare la piattaforma logistica.  Occorre quindi rassicurare il mercato, confermando che su Civitavecchia ci si può e ci si deve ancora contare.  Cfft si è quindi presentata con una sua ampia delegazione, guidata da Steven Clerckx e Gianluca Rossi. L’Autorità di Sistema Portuale, invece, è rappresentata dal segretario generale Roberta Macii. Nonostante la delicatezza della situazione e la necessità di promuovere il porto, il presidente Francesco Maria di Majo non ha partecipato alla fiera, costretto in città da altri impegni. Certo, la presenza del numero uno di Molo Vespucci avrebbe garantito un peso differente. L’importante è che anche la Macii possa fornire quelle risposte e quelle certezze di cui il mercato, oggi più che mai, ha bisogno. Per non perdere terreno rispetto a scali concorrenti che stanno rincorrendo Civitavecchia, consapevoli di come sia strategico oggi questo settore. Ecco perché l’Italia è la prima nazione per numero di espositori alla Fruit Logistica di Berlino, ben 519 contro i 386 della Spagna, i 349 dei Paesi Bassi, i 296 dei tedeschi e i 228 dei francesi. 

L’ortofrutta, solo in Italia, vale almeno 14 miliardi di euro. Cifre che la dicono lunga sulla necessità di far rimanere il porto locale ben saldo nello scacchiere internazionale, punto di riferimento per i traffici legati alla catena del fresco.