LADISPOLI – La Camera sta esaminando la proposta di legge del Movimento 5 Stelle sull'acqua pubblica e torna alta, in città, l'attenzione sul tema e sul rischio di cedere il servizio idrico integrato ad Acea Ato2. Dopo la riunione delle commissioni regionali sul tema e dopo la trasmissione delle intenzioni delle singole amministrazioni comunali sull'argomento (con Ladispoli che ha ribadito la volontà di mantenere in house la gestione del servizio), sembra ormai essere partito il conto alla rovescia sul destino dell'acqua. Mercoledì la Commissione Ambiente ha votato il testo base dal quale prenderà il via la discussione nelle prossime settimane nelle Aule del Parlamento. Documento all'interno del quale nei mesi scorsi era stato inserito anche l'emendamento proposto dal Comune di Ladispoli e in primis dal consigliere delegato al servizio idrico Filippo Moretti. Il documento base del Movimento 5 Stelle sull'acqua pubblica prevede infatti la possibilità per i comuni montani e nella fattispecie per i comuni con una popolazione al di sotto dei 5mila abitanti, di poter mantenere in house la gestione del servizio idrico. Con l'emendamento suggerito da Ladispoli, e recepito dalla Commissione Ambiente durante l'audizione pubblica col comune del litorale, si dà la possibilità di mantenere il servizio in house anche a quei comuni che hanno dimostrato di avere una gestione virtuosa del servizio, con la possibilità per questi di unirsi ad altri comuni limitrofi per la realizzazione dei bacini idrografici ottimali.

E non è escluso che, essendo la discussione alla Camera ormai prossima, il Ministero competente, che ha già recepito nei mesi scorsi la relazione della Regione Lazio sulla situazione “acqua” (con una mappa dettagliata dei comuni che hanno ceduto il servizio ad Acea Ato2 e quelli invece che ancora resistono), decida di attendere l'esito della votazione sul documento.

Intanto, però, a Ladispoli, i cittadini si sono riuniti in un comitato spontaneo per difendere l'acqua pubblica. Il comitato chiede a tutti i residenti di «essere uniti per questo ennesimo tentativo da parte di Acea Ato2 di insidiarsi nella gestione dell'acqua nel Comune di Ladispoli. Nei comuni limitrofi – spiegano dal comitato spontaneo – dove opera Acea si sono verificate bollette salatissime e disservizi di emergenza. Facciamo presente che la Flavia Servizi (società che gestisce l'acqua nel nostro territorio), dà un servizio immediato e risolutivo, a prezzi modific. Mobilitiamoci tutti –hanno concluso dal Comitato spontaneo – a favore della Flavia Servizi. L'acqua deve rimanere pubblica».