TARQUINIA - «Chiediamo ai parlamentari eletti nella provincia di Viterbo e nel Lazio di impegnarsi in difesa dei lavoratori del supermercato Ingrande».Questo l’appello lanciato dall’associazione ambientalista Fare Verde che scende in campo per salvaguardare i diritti dei lavoratori del supermercato di Tarquinia, e quelli di Ariccia, Ciampino e Anagni, strutture recentemente acquistate da un’importante cooperativa di consumo di livello nazionale, la Distribuzione Roma, una srl dove confluiscono sette cooperative tra cui anche Unicoop Tirreno. Questa operazione inizialmente era stata accolta con favore dai lavoratori, che adesso vedono in pericolo il loro posto di lavoro poiché i punti vendita di Dstribuzione Roma sono destinati alla chiusura. «Non è possibile che la politica nazionale non si occupi di questa vicenda – dichiara il presidente regionale di Fare Verde, Silvano Olmi - in particolare, i parlamentari e i consiglieri regionali eletti con i voti dei viterbesi e dei cittadini del Lazio, devono farsi sentire a Roma e impegnarsi affinché i lavoratori dell’ipermercato Ingrande siano riassorbiti».«Una cooperativa che conta migliaia di dipendenti - prosegue Olmi - non può avere difficoltà a ricollocare i lavoratori dei supermercati Ingrande in qualche altro punto vendita del gruppo Coop.» «Uno slogan pubblicitario recitava "La Coop sei tu, chi può darti di più?" – conclude Olmi – é giunto il momento per la Coop di fare il suo dovere e garantire l’occupazione ai lavoratori di Ingrande». Intanto i giorni passano e i venti lavoratori tarquiniesi attendono notizie certe circa il loro futuro. Un futuro che, dopo più di un anno di trattative, in due giorni sembra essere definitivamente precipitato con la comunicazione da parte dell’azienda della chiusura del supermercato e della conseguente messa in mobilità dei dipendententi ai quali era stato invece assicurato il posto di lavoro in altri supermercati del marchio Coop. (a.r.)