Dopo una fuga durata 4 mesi Salah Abdeslam, l’ottavo uomo del commando degli attacchi di Parigi, è stato catturato a Bruxelles in un raid delle forze speciali belghe a Molenbeek. La procura federale belga ha confermato l’arresto del terrorista. Salah, che si sarebbe prima asserragliato in un appartamento, è rimasto ferito a una gamba. Secondo quanto riportano i media belgi, gli agenti hanno sparato alle gambe per neutralizzare il terrorista che non aveva risposto quando gli avevano intimato di arrendersi. La Dernière Heure riporta che insieme ad Abdeslam vi erano due uomini, uno sarebbe rimasto ucciso e un altro ferito. Secondo altre fonti, nella sparatoria sarebbe rimasto ferito anche un poliziotto. Intanto emerge che l’appartamento di Molenbeek dove è stato trovato il terrorista più ricercato di Europa - e che dunque sarebbe rimasto nascosto nel suo quartiere dove dallo scorso novembre era stata scatenata una caccia all’uomo senza precedenti che per giorni ha anche letteralmente paralizzato l’intera Bruxelles - era sotto sorveglianza da due giorni. È stato rivelato che impronte e tracce di Dna di Abdeslam sono state trovate nell’appartamento perquisito dagli agenti martedì a Forest, a Bruxelles. La notizia è stata confermata dalla procura federale al quotidiano belga ‘‘Le Soir’’. A questo punto è più che probabile che Salah sia uno dei due uomini che si sono dati alla fuga dopo la sparatoria di Forest, martedì a Bruxelles. Ad affermarlo, facendo riferimento a quelle che definisce «nostre informazioni», è l’emittente Rtbf, riferendo che la polizia scientifica è tornata sul luogo della sparatoria, in rue du Dries. Impronte di Abdeslam erano state anche trovate il 10 dicembre scorso durante una perquisizione effettuata in un appartamento a rue Henri Bergé, a Schaerbeek. Rtbf ha inoltre rivelato che Mohamed Belkaid, l’algerino ucciso martedì nel raid a Forest, era uno dei complici di Salah Abdeslam. Usava il nome falso di Samir Bouzid ed era uno dei logisti degli attentati di Parigi. Mohamed Belkaid era dunque direttamente implicato negli attentati del 13 novembre: a nome di Samir Bouzid risulta infatti un trasferimento di 750 euro fatto il 17 novembre del 2015 a Hasna Ait Boulahcen, cugina di Abdelhamid Abaaoud, a partire da un’agenzia della Western Union a Bruxelles. (Adnkronos)