Il voto del 28 e del 29 maggio conferma, dopo quello delle politiche, la volontà  dei civitavecchiesi di voltare pagina rispetto alla becera politica ambientale che ha caratterizzato l' amministrazione passata. I candidati conosciuti dalla popolazione come carbonari sono stati sconfitti assieme a quelli che, ignorando persino un referendum da loro stessi voluto, sono andati in tribunale a dimostrare riconoscenza all'Enel ricorrendo ad adiuvandumcontro i cittadini amministrati.

La pensano così Maurizio Puppi e Marco Renzi che, per il comitato No al Carbone, firmano una nota in favore del candidato sindaco del centro sinistra.

Il ballottaggio dell'11 e 12 giugno « proseguono - vede concorrere al mandato di sindaco una persona che ha voluto manifestare pubblicamente la sua avversione alla riconversione a carbone di T.V.N. : la prima volta quando, presentata dall'associazione Il futuro è di chi cambia all'aula consiliare in un lungo e articolato discorso ne argomentava la pericolosità  per la salute e il freno per lo sviluppo economico della città  e del territorio circostante. Successivamente partecipando a tutte le manifestazioni organizzate dai cittadini a Tarquinia e a Civitavecchia. Dal dicembre del 2000, data in cui fu presentato il progetto di riconversione, i civitavecchiesi e tutto l'Alto Lazio hanno opposto una resistenza tenace contro l'applicazione di tecnologie arretrate, barbariche e tese a peggiorare, da una parte, le condizioni ambientali in cui sono costretti a vivere e, dall'altra, a contribuire all'aumento di CO2 responsabile della fine della vita del pianeta e dei peggiori disastri che affliggono l'umanità . Vogliamo augurarci che sia apprezzato il desiderio di cambiamento dei civitavecchiesi i quali chiaramente mandano messaggi di sentirsi oppressi da quei politici che applicano la logica tutto nel mio giardino.