di MASSIMILIANO MAGRI'


Il proscioglimento con formula piena dell’ingegnere comunale Roberto Madonna e di Ruggero Ruggeri in merito alla vicenda dei loculi al nuovo cimitero di via Braccianese Claudia non placano le polemiche. Anzi. Le ultime dichiarazioni di Pietro Tidei, sindaco di Civitavecchia nel periodo in cui iniziò la ‘‘bufera’’ sui loculi, annunciano il ‘‘secondo atto’’ di questa vicenda. «Sto pensando se querelare personaggi come Vincenzo Monteduro, Alvaro Balloni o Aldo Gatti che hanno sparso veleno senza nessun fondamento - ha spiegato - su una questione che, visti gli esiti, si è dimostrata un caso politico montato ad arte, una vera e propria campagna orchestrata da dietro le quinte». Una questione che ha poi contato l’intervento anche dell’ex consigliere comunale di Forza Italia Alessio Romagnuolo secondo il quale a parte il risvolto giudiziario della vicenda, occorrerebbe puntare l’attenzione sul risvolto politico: e punta il dito sulla Giunta Saladini, colpevole di non aver ottemperato alla dichiarazione di nullità della convenzione relativa al project financing per la costruzione dei famosi 3200 loculi. «Questo nonostante l’autorità di vigilanza dei Lavori Pubblici lo scorso anno, dopo aver esaminato la questione e preso atto della determinazione del Commissario Straordinario Di Caprio di annullare in autotuela la delibera di Giunta Municipale del 2000 - ha spiegato - ha comunicato di condividere le motivazioni addotte a supporto di tale decisione». Romagnuolo ha poi proseguito chiedendosi «come è possibile che una amministrazione comunale non recepisca tale presa di posizione da parte dell’autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, utilizzando invece denaro pubblico chiedendo un altro parere pro-veritate ad uno studio legale esterno. Intanto i cittadini pagano i loculi quasi il doppio rispetto al prezzo che la stessa ditta Ruggeri aveva ritenuto giusto e di mercato, considerato che a tutt’oggi quella capestra convenzione prevista dallo studio di fattibilità approvata dalla Giunta Tidei è ancora in essere».