Pino Quartullo si prepara ad un ritorno in grande stile, dopo un anno di pausa. Un ritorno che è anche una sfida perché proprio all’attore regista, già direttore artistico del Teatro Traiano, è stata ora affidata dal sindaco Moscherini anche la delega alla Cultura.
D’altra parte lei era stato uno dei primi a sostenere apertamente la candidatura di Moscherini...
«Più semplicemente conosco Gianni Moscherini e lo stimo per quanto ha saputo fare. Sono convinto che sia una risorsa che la città non può permettersi di perdere, così come ritengo che sia stato un errore allontanarlo dal porto. Saperlo sindaco oggi mi dà una speranza in più: chissà infatti che da un male, l’averlo cioè estromesso dal porto, non nasca un grande vantaggio per la città».
Che cosa avete in mente per la cultura?
«Veramente non ho ancora avuto modo di capire cosa sia stato fatto ma penso soprattutto al cartellone estivo»
Il cartellone estivo? Ma non è tardi?
«Ho iniziato a muovermi immediatamente. Insieme ad Armando Napolitano La Pegna stiamo preparando ‘‘Civitavecchiainfestival’’ manifestazione alla quale tengo particolarmente. Sarà una grande festa che per 15 o 20 giorni coinvolgerà tutta la città sia dal punto di vista logistico, perché saranno utilizzate diverse location, sia da quello del contributo che dovranno dare gli artisti locali. A questo proposito vale la pena sottolineare che fino al 10 giugno è possibile per artisti e compagnie locali presentare dei propri progetti da inserire nella programmazione».
A che punto siete?
«A buon punto direi. Abbiamo già molte proposte e siamo in attesa di risposta da alcuni sponsor. Sarà uno sforzo organizzativo importante, visto che intendiamo suddividere tutti gli sopettacoli in fasce orarie e in zone. In particolare dalle 16 alle 20 ci saranno gli spettacoli per tutte le età nelle piazze di Civitavecchia. Poi fino a mezzanotte quelli portanti delle serate, per le quali pensiamo a nomi di peso per il porto e il centro storico. Ma la vera novità saranno gli appuntamenti, che si svolgeranno ‘‘sotto le stelle’’ alla Ficoncella. Il festival sarà dedicato alla celebrazione di Goldoni, con rappresentazioni in piazza Leandra, come già fatto con ‘‘Gli Innamorati’’».
Quanto al Traiano?
«Anche del Traiano non so nulla e non ho idea se qualcuno abbia pensato o meno al cartellone. Personalmente ne ho già redatto uno ed ho anche già parlato con scenografi e registi, per cui, se all’ultimo momento dovesse servire...»
E la scuola delle Arti?
«Vorrei che riprendesse, con tutte le sue attività, inclusa la scuola di regia. In fondo ci sono ancora gli spazi e le attrezzature che avevamo reperito. Quest’anno vorrei però che fosse aperta anche ai più piccoli e ch diventi una sorta di avviamento per chi vuole intraprendere questa carriera. E chissà che non si realizzi il songo di trasformare la città una grande palestra artistica per molti giovani civitavecchiesi»

Mar. Set.