Potrebbe essere formalizzata entro qualche giorno la nomina del nuovo Presidente dell’Autorità Portuale. Una notizia che desta un certo stupore se si considera, come hanno sottolineato anche i rappresentanti dell’associazione locale ‘‘Il Trittico’’ in una nota inviata ai Ministri Bianchi e Di Pietro, al presidente Marrazzo e al premier Prodi, « che gli adempimenti relativi al conferimento della carica di Presidente, su cui l’esecutivo si è sempre riservato l’ultima parola, non hanno assolutamente seguito un iter spedito e lineare, apparendo inficiati sin dall’inizio da spinte di parte, mascherate da considerazioni non sempre totalmente chiare. Esponenti di alcune forze politiche - si legge nel documento dell’associazione - hanno spesso avanzato proposte palesemente tendenziose, intese a negare l’evidenza degli enormi progressi compiuti dallo scalo, o addirittura a sostenere la tesi che queste spinte possano avere in qualche modo impedito il decollo della città». E invece i firmatari della nota hanno sottolineato la mancata o insufficiente integrazione tra città e porto, condividendo l’auspicio di una reciproca immedesimazione di ciascuno dei due motori dello sviluppo nei problemi locali e del territorio. A tal proposito definiscono strano il fatto che si voglia arrivare alla nomina in un momento in cui il comune di Civitavecchia ma anche di Gaeta sono commissariati, come se si volesse evitare che il network abbia un vero peso nelle decisioni. La proposta è dunque quella di «attendere le elezioni per il rinnovo dei sindaci e dei consigli comunali. In questo modo - hanno spiegato - anche i Comuni del sistema portuale che fa capo a Civitavecchia possano avere la possibilità di dire la loro». Solo così, secondo i portavoce de ‘‘Il Trittico’’, si riuscirebbe ad attivare quel dialogo e quella sinergia tra il porto e la città, e a più ampio raggio tra porto e territorio, auspicata da più parti.