CIVITAVECCHIA - Erano in molti a sospettare che la relazione tra i due vertici delle più importanti amministrazioni cittadine, più che somigliare ad un normale scambio di opinioni e di pareri sul futuro del porto e della città, fosse un idillio strumentalmente alimentato da Moscherini, tale da suscitare non pochi né benevoli sospetti. E’ bastata viceversa un’osservazione del presidente Ciani sulla precedente condotta dell’Autorità Portuale, per fare esplodere uno scontro rabbioso e immotivato. Il Sindaco della Città pizzicato sul suo modo autoritario e centralista di gestire il porto, nutre la speranza che il prossimo insediamento del governo Berlusconi, da una parte si potrà servire per il rimpasto della giunta comunale e dall’altra per spazzare via tutte le nomine, tra cui quella del porto, non gradita a Berlusconi e Moscherini. La verità è che se c’è uno che se ne deve andare quanto prima è proprio il Sindaco Moscherini, la cui gestione clientelare e personalistica del Comune ha ridotto la città in condizioni deplorevoli e deprecabili, senza mantenere una sola delle tante promesse che “il signore del fare” aveva seminato più di un anno fa.