CIVITAVECCHIA - “Esprimo la mia massima vicinanza alle famiglie e agli operatori del Centro Arcobaleno a rischio di chiusura per una miopia istituzionale che non riconosce al loro impegno l’enorme valore sociale. Non si tratta di un comunicato di solidarietà dovuta, che da visibilità solo a chi la esprime. Qui si sta parlando di un servizio fondamentale per le famiglie con disabili in casa e per l’intera collettività, che troppo spesso le amministrazioni pubbliche hanno del tutto delegato al volontariato”. Lo dichiara in una nota Gino De Paolis, capogruppo di Sinistra Ecologia e Libertà della Provincia di Roma. “Il processo di integrazione e di riabilitazione destinato alle persone con diversa abilità – continua - è infatti un investimento a cui le Istituzioni sono chiamate a rispondere. In questo senso il lavoro di associazioni come As.Pro.Ha è un patrimonio da difendere e sostenere, perché rappresenta il ponte reale tra il ruolo delle istituzioni pubbliche e le famiglie con esigenze specifiche. Tagliare questo collegamento per un fattore puramente economico, significa vanificare anni di lavoro, interrompere un dialogo con il cittadino, lasciarlo solo tra le mura della propria abitazione, senza assistenza e speranza, allontanando sempre di più la politica dalla vita reale delle persone.Per quanto di nostra competenza abbiamo sempre garantito un contributo all’associazione e restiamo a disposizione come Provincia di Roma per attivare le sinergie necessarie alla risoluzione del problema”. “Il mio appello va quindi alla Regione Lazio e anche al Comune di Civitavecchia, per considerare seriamente quanto sarebbe grave la ricaduta sul territorio se non vi fosse più un simile presidio di prossimità e un punto fermo di assistenza per le famiglie. La chiusura del Centro Arcobaleno sarebbe un duro colpo per tutti e non solo per chi quotidianamente frequenta quei luoghi. Serve urgentemente da parte delle Istituzioni un’indicazione decisa sulle politiche sociali per non disperdere professionalità e impegno così fondamentali per i cittadini. Per questo auspichiamo l’apertura di un tavolo tra Comune di Civitavecchia e Regione Lazio che affronti la questione della sopravvivenza del Centro Arcobaleno. Nonostante il problema non ricada tra le nostre competenze specifiche della Provincia, noi responsabilmente ci saremo per un dovere umano ed istituzionale”, conclude.