CIVITAVECCHIA - A distanza di 24 ore un nuovo crollo si è verificato in via Betti, al civico 7. Si tratta della fotocopia di quanto accaduto ieri pomeriggio, ma questa volta l’appartamento, posto anch’esso al primo piano, è abitato da un uomo, disabile al 100%, costretto su una sedia a rotelle. Anche in questo caso ha ceduto parte del soffitto del bagno, senza causare per fortuna ferimenti. Sul posto di nuovo gli uomini della caserma Bonifazi e la Polizia Municipale. Il bilancio è di altri due appartamenti con i bagni giudicati inagibili dai Vigili del Fuoco, oltre ai tre di ieri: sono cinque, per ora, le famiglie trasferite, a spese del Pincio, nel bed and breakfast “Villa San Francesco” a San Gordiano. «Speriamo che questa situazione si risolva presto - hanno spiegato gli inquilini della palazzina - e vogliamo che venga fatta luce su questa vicenda: noi continuiamo a pagare, a famiglia, 16 euro al mese per le manutenzioni eppure sono anni che ci arrangiamo da soli per qualsiasi intervento. Ci chiediamo che fine fanno allora quei soldi». E oggi sul posto, dopo l’ennesimo incidente, si è recato anche il sindaco Gianni Moscherini che ha rassicurato gli inquilini promettendo di inviare lunedì una squadra di tecnici del Pincio per un sopralluogo e verificare l’agibilità delle palazzine gemelle. «In base alla relazione che mi verrà consegnata - ha spiegato - vedremo come procedere: intanto per martedì mattina ho convocato tutti i tecnici di Vigili del Fuoco, Pincio e Ater per fare un punto della situazione. Quello che ho visto oggi è il degrado in cui sono state costrette a vivere queste persone: l’Ater non ha fatto il suo mestiere e non ha provveduto ad effettuare la manutenzione sugli immobili». Non è dello stesso avviso il presidente dell’Ater Gianfranco Di Ludovico che ha ricordato come in questi casi le responsabilità oggettive sono della proprietà «E CASEquesti palazzi - ha spiegato - li abbiamo ceduti nel 2007 al Pincio. Il 1 gennaio abbiamo chiarito al Pincio di non voler più riscuotere gli affitti per conto terzi, ma ci è stato risposto che siamo obbligati. E’ ora necessario aprire un tavolo per chiarire gli aspetti legati a gestione e proprietà di tutti gli immobili. Il Comune non può disporre delle proprietà senza assumersi l’onere della manutenzione». «L’Ater - ha poi aggiunto Moscherini - non pensi di lavarsi la coscienza così: deve intervenire su tutti gli immobili». Una cosa è certa, e lo ha sottolineato anche il vicesindaco Gino Vinaccia: gli ultimi incidenti non sono frutto di problemi recenti, ma dipendono comunque da una cattiva gestione e da un’assenza di manutenzione che risale ad anni e anni fa.