CIVITAVECCHIA - Da dieci mesi non vede suo figlio. Né un incontro, né uno sguardo: nulla. E così anche la sorellina del bambino, sei anni appena, che chiede invano del fratello, allontano ad aprile dello scorso anno dopo una denuncia da parte della Polizia. La donna fu accusata di abbandono di minore: aveva lasciato il ragazzino, 13 anni, solo a casa. «Ero in tribunale per un’udienza – ha spiegato – a pochi metri da casa; mio figlio aveva il telefono cellulare e sopra di noi abitava la babysitter: qualsiasi cosa saremmo arrivate in pochi secondi». E invece, in quella circostanza, il figlio chiamò la Polizia che, una volta intervenuta, denunciò la mamma. «Ne sto ancora pagando le conseguenze e mi sento abbandonata dalle istituzioni – ha spiegato – immediatamente il Tribunale dei Minori e i Servizi Sociali che ascoltarono solo mio figlio lo allontanarono, affidandolo al padre. Non ho più visto mio figlio. E questo anche oggi, nonostante la relazione redatta dagli stessi uffici dopo qualche mese, che descrivono in modo ottimale il mio comportamento, a differenza del mio ex marito. Eppure non si può fare nulla. Mi hanno abbandonato tutti. Occorre attendere i tempi della giustizia, piuttosto lunghi. Una cosa è certa: si fa in fretta a togliere i figli, ma poi non si fa nulla per mantenere comunque vivo il rapporto, predisporre incontri con cadenza regolare: un adolescente ha bisogno di una madre e di un padre. E questo non sta avvenendo: mio figlio sta crescendo senza di me».