di RICCARDO VALENTINI

CIVITAVECCHIA -Tutto in ventiquattro ore. Prima Clemeno gela i tifosi annunciando il suo addio a fine stagione, poi, il giorno dopo, torna sui suoi passi affermando: «Rimango a Civitavecchia, comunque vada». Come mai un così repentino cambio di opinione? I fatti: al club di via Bandiera, prima della partita con il Tor Tre Teste, arriva una lettera ufficiale da parte del Comune, firmata dall’assessore allo sport Roberto Petito, nella quale si nega l’assegnazione diretta dello stadio Fattori alla società, in quanto l’area sarà oggetto della Cittadella dello Sport. Inutile, spiegano dal Comune, assegnare in gestione uno stadio che a breve diventerà cantiere. Clemeno non ci sta: «Abbiamo un progetto serio, per attuarlo servono ampi spazi di campo, come qualunque conoscitore di calcio sa bene. Qualora ci dessero gli spazi richiesti, anche senza gestione diretta, rimarrei volentieri. Altrimenti me ne vado, e pronto a prendere in mano le redini della società c’è già il Cavaliere Auriemma». Un Auriemma focoso e dai grandi proclami, già presidente della Vecchia negli anni Novanta, che torna alla carica con attacchi all’amministrazione Moscherini e sviolinate a quella che fu di Tidei. Ma domenica sera, durante Sportinoro, la ‘‘domenica sportiva dei dilettanti’’ condotta da Raffaele Minichino, interviene a sorpresa l’ex patron della Vecchia, Umberto Tersigni, che attacca Clemeno: «Il presidente è stato scorretto, una società non si gestisce così. Prima di parlare a proposito di nuovi soci, bisognererebbe informare e sentire il parere di quelli già esistenti, fra i quali ci sono io. A Civitavecchia c’è un solo campo e quaranta squadre, è normale che l’amministrazione debba accontentare tutti, non condivido queste prese di posizione che Clemeno cerca di imporre al Sindaco». La reazione non tarda ad arrivare, ed è affidata a un comunicato stampa: «Rimango presidente del Civitavecchia - dichiara Clemeno - e confermo il mio impegno anche per l’anno a venire (comunicato integrale leggibile su civitavecchiacalcio.it, ndc)». Raggiunto al telefono il presidente ha spiegato i motivi della sua scelta: «C’è qualcuno che va a dire in giro che il prossimo anno gestirà la squadra. Tengo a precisare che sono io il socio di maggioranza e sono io a decidere chi prenderà il mio posto, qualora dovessi andarmene. Confermo l’ingresso di Auriemma in società, e confermo l’apertura che abbiamo a chiunque voglia partecipare fattivamente al nostro progetto. Voglio troncare subito eventuali equivoci: sono e rimarrò il presidente anche nella prossima stagione». Clemeno non fissa scadenze: «Non pongo limiti di tempo, noi faremo del nostro meglio per il bene del Civitavecchia calcio. In questi giorni ho sentito svariati cittadini e tutti mi stanno dimostrando il loro affetto: voglio aprire in centro una sede del club dove i tifosi possano incontrarsi, ci sono tante persone che vogliono mettere a disposizione il loro impegno per il bene della squadra. Noi vogliamo risvegliare l’amore della città per la sua squadra di calcio, poi il Comune capirà che le nostre intenzioni sono serie. Certo - precisa - la squadra sarà costruita in base agli orari di campo che avremo. La Cittadella dello Sport sarebbe una gran cosa se diventasse realtà, speriamo non sia solo una scusa per non darci il Fattori, ma anche se fosse troveremo un campo dove fare attività». Clemeno risponde poi anche alle accuse mosse da Tersigni: «Le quote di maggioranza le ho io e perciò decido io. Se Tersigni vuole collaborare le porte sono aperte per lui come per tutti, ma se vuole avere voce in capitolo deve partecipare al progetto, anche a livello economico. Fino ad oggi non ha mai assistito a una partita nè tirato fuori un euro, è facile salire sul carro del vincitore. Se alcuni vincoli non sono definiti lui sa bene il perchè, sono legati a questioni ancora aperte dell’anno scorso».