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Il PalaGalli continua a rimanere al centro dell’attenzione, da cui, praticamente, non si è mai spostato da quando è stato inaugurato, nel marzo del 2008. Nell’ultima settimana sono tornate le forti polemiche tra Coser e Nautilus, nelle persone di Fabio De Santis e Daniele Lisi, con le due società che hanno nuovamente battibeccato dopo la lunga vicenda che riguardò la squadra di pallanuoto femminile. Questa volta, motivo del contendere, è l’assenza delle attività commerciali allo Stadio del Nuoto.
Una scelta che ha scatenato la presa di posizione della Nautilus, secondo la quale la decisione è stata maturata non per la massiccia presenza di eventi agonistici, come allenamenti e partite delle squadre di pallanuoto, a cui vanno aggiunti le tante gare portate in città dagli enti organizzativi, in particolar modo la Fin. Per la Nautilus si tratta di una decisione presa per lasciare il compito di gestire le scuole nuoto solo al club gialloblu, il quale, sempre stando a Lisi, avrebbe il monopolio, non permettendo ai cittadini di avere alternative e di dover andare a Tarquinia per non svolgere corsi di nuoto sotto l’egida Coser. Non è tardata la risposta di De Santis, per il quale è complicato svolgere attività commerciali al PalaGalli, perché la bassa temperatura non sarebbe adatta ai non agonisti, inoltre al fatto che ad organizzare deve essere la Nc, che gestisce la struttura. Su questo non ci piove. La Nc ha in carico il PalaGalli e deve essere lei ad organizzare le attività all’interno dell’impianto. Ed è noto il fatto che far coesistere attività commerciali e agonistiche non è semplice, visto il fatto che bisognerebbe alzare la temperatura dell’acqua e di conseguenza i costi di gestione. Ma c’è il serio rischio che il PalaGalli rimanga sempre più fuori dalla città, cosa di cui si era già parlato nel corso della scorsa stagione. Formare un settore giovanile, creare un ambiente che avvicini le persone, anche al di fuori dal contesto prettamente sportivo, è fondamentale per mantenere in vita un impianto e un circolo sportivo, oltre alle questioni economiche, ovviamente. Per quanto riguarda il PalaGalli questo non si nota, è sempre un pensare a come vivere o sopravvivere oggi senza porsi nessuna domanda per il domani. Per carità, la situazione nazionale degli impianti è decisamente drammatica e tenere gli occhi fissi solo su Civitavecchia non racconta tutta la storia. Però c’è la sensazione che non si vada oltre, che non si cerchi di fare qualcosa per superare le barriere delle difficoltà economiche. L’unica soluzione sembra essere sempre quella di farsi finanziare dalle istituzioni. Appena queste molleranno un pochino la presa, il PalaGalli rischierà seriamente di chiudere. Dover continuamente pensare all’impiantistica distoglie l’attenzione dall’aspetto sportivo.
Non sono parole nostre, ma di vari esponenti della Nc (anche se quasi tutti hanno lasciato la società) nel corso delle ultime due stagioni. E nelle scorse ore è intervenuto, un po’ a sorpresa, anche il presidente della Nc, Marco Pagliarini. I rossocelesti tornano a rapportarsi con la stampa locale dopo quasi sette mesi, ma, ad essere sinceri, nelle intenzioni del club c’è solo l’intenzione di spiegare la situazione e di rispondere ad alcuni interrogativi posti dalla Nautilus. Tutto sommato, Pagliarini ha ripercorso quanto dichiarato da De Santis, ma ha comunque fornito alcune spiegazioni interessanti. Una su tutte, la possibilità di aprire ai corsi di nuoto, che sarebbero organizzati dalla Coser. Quindi una scelta chiara, quella del club rossoceleste, che ha preferito affidarsi ai gialloblu, invece di accogliere la proposta fatta dalla Nautilus. Stando alle indiscrezioni che circolano nell’ambiente, da diversi mesi i verdeazzurri starebbero proponendo allo stesso Pagliarini di avviare una collaborazione e di formare un consorzio che leghi anche le attività della pallanuoto, ma senza successo. La scelta di Pagliarini è chiara: preferisce la Coser rispetto alla Nautilus per la sua esperienza ultratrentennale, sia a livello di scuola nuoto che nel settore agonistico. E questo scatenerà, sicuramente, la reazione della società del presidente Alberto Braccini, che rilancerà ancora le proprie posizioni già espresse e certificando di avere i numeri e le idee per rilanciare il settore, con la freschezza che può avere una realtà giovane come la loro. Su una cosa, però, non possiamo convergere con la Nc, ovvero la questione della società che si è intestata le utenze, dopo l’addio della Sport Natatori.
E non sono né polemiche strumentali, né gossip, né volontà di infangare nessuno. Ma mera, logica, richiesta di trasparenza, semplicemente perché il PalaGalli è un impianto pubblico e i cittadini contribuiscono alla sua apertura. Ripetiamo la domanda. A chi sono state intestate le bollette? Perché è così difficile ricevere una risposta ad una domanda così semplice? È una questione che si poteva chiudere nel giro di un minuto, ma invece sta andando avanti e questo dà vita a tutta una serie di polemiche, di sospetti, di discorsi che esulano dallo sport. Ed allora sì che si darebbe origine a questioni inutili da affrontare, ma la responsabile diretta sarebbe proprio la Nc. Ma questo sembra non interessare né al mondo sportivo, né, tantomeno, a quello della politica, visto che non raccoglie nemmeno l’interesse dell’amministrazione comunale e dell’opposizione, probabilmente più concentrati alla bagarre sui candidati per le elezioni amministrative.
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