Si separano le strade tra la Jfc Civita Castellana e il capitano Lorenzo Tribolati. Di seguito la sua lettera rivolta a tutti i tifosi rossoblu: “Cara Jfc, ci siamo incontrati che avevo appena 18 anni, ci apprestavamo ad affrontare un campionato di Terza Categoria tra mille incognite e mille imprevisti, non a caso arrivammo ultimi. A 30 anni, dopo 12 anni sempre insieme, dopo 182 partite con la fascia al braccio, dopo 25 indimenticabili reti messe a segno, sempre nello stesso campo dove ci siamo conosciuti, abbiamo sollevato al cielo la coppa che vale il campionato di Prima Categoria, strameritato. Chissà se quel campo e quegli spogliatoi potessero parlare, cosa direbbero oggi. È nella sconfitta che si assapora il culto della vittoria, ecco perché porterò stretti con me i ricordi di quando partimmo da Civita in direzione Capranica senza portiere e in 10 uomini, oppure quando perdemmo malamente 6-0 a Barbarano, forse il passivo più pesante della nostra storia. È stato un crescendo di sacrifici, battaglie, sudore ma al tempo stesso sono cresciuti il tuo prestigio ed il nome del nostro paese. Adesso con te sul petto nessuno ha più paura perché il rispetto ce lo siamo guadagnati sul campo. Mi ero promesso di non mentire a me stesso e di non tergiversare qualora si palesasse qualche tentennamento che riguardasse il nostro futuro, quindi per rispetto verso te e verso me credo sia giusto prendere una pausa, con l’animo sereno di chi ti ha sempre difeso, sostenuto, sventolato al cielo. Non posso partire con tutti i ringraziamenti perché dovrei ringraziare 12 anni di persone, amici, fratelli, maestri, uomini e la lista sarebbe interminabile. Quindi ringraziando te è come se ringraziassi tutte quelle persone che nel tempo ti hanno reso migliore, nessuno escluso”.

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