Corre il 95’ e il risultato tra Santa Marinella e Sorianese è sul quattro a quattro.

Tutti attendono il fischio finale, ma Gianotti, difensore centrale dei rossoblu, con un ultimo sussulto, effettua un lancio lungo verso Tabarini.

L’attaccante, con la sua caratteristica abilità, salta un difensore e poi il portiere viterbese e deposita in rete per il gol finale del 5 a 4.

È l’apoteosi, tecnico, giocatori e l’intera panchina entra in campo, sommerge il capocannoniere del girone e lo ringrazia per aver dato alla squadra tre punti meritatissimi.

Una partita bellissima dominata nel primo tempo dai locali, che rifilano tre gol agli avversari, uno di seguito all’altro e chiudono la frazione sul 3 a 0, grazie alle reti di Tabarini (tripletta per lui) e del neo acquisto Martinelli.

Nella ripresa, i tirrenici scendono in campo contratti e lasciano l’iniziativa agli avversari che in 18 minuti (dal 10’ al 28’) riportano le sorti in parità con le reti di Serafini su rigore, di Cologna e di Valentini.

Tre a tre e in tribuna scende un silenzio tombale. Ma non è tutto, al 37’, su un tiro in area, Gianotti tocca sotto porta e realizza il più classico degli autogol.

Al 42’ però Cuomo riporta la gara in parità e poi al 5’ di recupero, il gol raccontato sopra. Sicuramente un Santa Marinella dalle due facce.

Quella brillante del primo tempo e degli ultimi dieci minuti della gara e quella paurosa dei 18 minuti iniziali della seconda frazione.

«Abbiamo fatto un grandissimo primo tempo – commenta mister Cafarelli - li abbiamo attaccanti alti, perchè sapevo delle loro difficoltà in fase difensiva. Siamo stati aggressivi ma anche bravi nella prima costruzione per cercare di farli uscire dalla loro area e siamo stati molto compatti nelle azioni d’attacco. Nel secondo tempo ho visto una buona squadra nei primi 15 minuti, ma dopo aver preso il gol su rigore, siamo andati in difficoltà e poi siamo crollati su giocate banali. Poi in 10 la squadra ha reagito alla grande ed abbiamo ribaltato il risultato negli ultimi minuti».

Da brividi il racconto di bomber Tabarini (che con la tripletta di oggi raggiunge quota 20 in 15 gare), su quell’azione che al 95’ ha realizzato il gol della vittoria.

«Come ho visto arrivare la palla – racconta l’attaccante – ho pensato solo a stopparla e a saltare il portiere. Ero certo che avrei segnato e quando mi sono visto addosso tutti i compagni ho provato un’emozione unica. Forse questa tripletta è da mettere nei ricordi più belli della mia carriera calcistica. 20 gol in 15 partite non li avevo mai segnati ed oggi per me è una giornata grandiosa, non solo per un fatto personale, ma perché abbiamo vinto una partita incredibile».

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