Il Dlf giocherà in Prima Categoria anche nella prossima stagione. La squadra allenata da Leonardo Stuccilli ha vinto la gara di playout, sconfiggendo per 2-1 al Flavio Gagliardini l'Isola Farnese La Storta. Il Trifoglio è riuscito a fare suo un insidiosissimo incontro grazie ai gol di D'Errico e Memmoli, con quest'ultimo che ha segnato il gol del verdetto finale al 111° minuto, quindi nei tempi supplementari, su punizione. I biancoverdi sono riusciti a concludere al meglio una stagione per nulla positiva in larghi tratti, ma il cuore ha palpitato fuori negli ultimi mesi ed ha consentito al gruppo non solo di evitare la retrocessione, ma anche di disputare il playout in casa. Intanto sembra che un noto imprenditore del settore della grande distribuzione, ultimamente molto attivo anche in quello della comunicazione, potrebbe prendere la guida della società. «Sono arrivato al Dlf a gennaio per ridare speranza ad una piazza ormai rassegnata alla retrocessione - racconta il tecnico Leonardo Stuccilli - chiamato dall'amico Andrea Rocchetti a tentare il miracolo. Sono stati 120 giorni intensi, duri, difficili, ma sono stato ripagato totalmente dalla disponibilità che il gruppo mi ha dato fin dal primo giorno. Giocatori come Toppi, Paoloni, Di Gennaro, Poggi, Luca Iacomelli, Rapaccioni e Maurizio Verde, con la loro esperienza mi hanno dato un grande supporto. Non era solo questione di risultati. Quelli arrivano solo se crei dei presupposti. Quando sono arrivato qui insieme a mister Michele Romano il patto era di non guardare la classifica. Eravamo là in fondo, una partita vinta in più o in meno non faceva la differenza. Bisognava creare una mentalità, un clima vincente, bisognava recuperare fiducia. Solo così si poteva uscire da quel baratro. È stato coinvolgente ritornare nella mia città “adottiva”. Quando Andrea Rocchetti mi ha chiesto di dargli una mano non c'ho pensato su due volte. Non ho riflettuto sui rischi che correvo. Civitavecchia è una grande piazza dove si respira calcio in ogni angolo e il DLF vuole dire la sua nel panorama calcistico laziale, la società mi pare che abbia voglia di costruire qualcosa d'importante dopo, naturalmente aver compiuto questo miracolo. Il playout è stato difficile, abbiamo vinto con merito. Dispiace per la scaramuccia tra qualche giocatore a fine partita, senza nulla di eclatante ma sempre da condannare quando si tratta di atteggiamenti che non hanno niente a che vedere con lo sport, ma non sporca e non toglie nulla a quello che hanno fatto i miei ragazzi, una vera impresa sportiva. Voglio condividere l'emozione che mi ha regalato il calcio - dichiara il portiere Alessandro Paoloni - con una salvezza insperata con il mio DLF. Un campionato iniziato con tanti buoni propositi ma strada facendo le cose sono cambiate purtroppo in peggio. Chi ci ha rimesso è il mio mister da quando ero bambino Livio Valle, avvicendato a gennaio da Leo Stuccilli e il suo secondo Michele Romano, aiutati dall'onnipresente Roberto Fara, veri condottieri di questa impresa capaci di ridare fiducia al gruppo e mettere al centro del progetto noi giocatori. Il risultato è stata un' impresa incredibile, a gennaio non ci credevamo più nemmeno noi, 8 punti in un girone di andata sono davvero pochi, mercato chiuso tutti ci davano per spacciati e questo aumentava lo sconforto dentro al gruppo rendendo tutto più difficile. L'emblema di quanto sia stata faticosa e difficile questa stagione è racchiusa nel parapiglia degli ultimi 3 minuti di partita (qualcuno l'ha definita rissa in modo improprio): avversari che hanno provato a fare la voce grossa a casa nostra, con qualche espediente antisportivo, che ha scatenato in me una voglia di protezione nei confronti dei miei compagni che stavano subendo il sopruso, punto, niente più. Detto questo mi godo l'ennesima impresa, oggi ancora più dolce alla soglia dei 44 anni, orgoglioso del mio percorso sportivo che dal 1997 con l'esordio in prima squadra ad oggi non ho mai conosciuto una retrocessione. Ringrazio tutti anche chi è saltato sul carro della gloria a partita finita, ma soprattutto chi ha lottato al mio fianco fino alla fine. W il calcio, lo sport più bello del mondo, per tutte le emozioni che mi ha dato e continua a darmi. Questa salvezza è dedicata al mio angioletto Riccardo».

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