Clamorosa sconfitta per il Civitavecchia Calcio nella decima giornata del campionato di Eccellenza. Al Tamagnini i nerazzurri passano in vantaggio per 2-0 contro il Valmontone e poi vengono rimontati nella ripresa, perdendo per 3-2 una partita che sembrava in cascina dopo i primi 45 minuti. È stato sicuramente un Civitavecchia che ha dato molti spunti positivi, ma che, come accaduto in Coppa contro l’Aranova e domenica scorsa con il Campus Eur, si è fatto rimontare nel corso del secondo tempo. Da parte della dirigenza e dello staff tecnico c’è sicuramente ottimismo per i tanti episodi sfortunati che stanno condizionando la stagione del Civitavecchia, ma ci deve anche essere la consapevolezza che, purtroppo, questa squadra dovrà essere capace di andare oltre il destino avverso. Si parte subito con un mezzo miracolo del portiere del Valmontone Raileanu dopo neanche un minuto, quando sventa una buona occasione degli avanti nerazzurri. Samuele Cerroni testa ancora Raileanu un minuto dopo, doppio intervento per far sua la sfera. Balla sull’out difensivo destro il Valmontone, la Vecchia spinge lì a testa bassa alla ricerca del gol. Piove, seppur timidamente rispetto al prepartita, e il tiro da fuori potrebbe essere una soluzione, ma fin qui attacca solo la Vecchia e cerca la manovra. La Vecchia passa al quarto d’ora, da applausi la girata di Luciani dal limite dell’area che brucia Raileanu. I neroazzurri rallentano e la gara si sposta su una fase di stanca. I ragazzi di Scudieri controllano la gara senza troppi patemi, ma non spingono più come prima, mentre sul fronte Valmontone si cerca di avanzare il baricentro e, si era intorno al 25°, sul piatto va il primo sussulto con la firma di Pollace; la conclusione si spegne fuori. Pollace si ripete a otto dalla fine, dopo un’azione concitata la sfera calciata dal giocatore si spegne tra le braccia di Midio. La Vecchia è sorniona ma alla prima occasione segna ancora, palla rubata sulla tre quarti avversaria è servita a Vittorini che non sbaglia di fronte a Raileanu. Due a zero all’intervallo. Neanche un minuto e il Valmontone e accorcia con D’Urso, dagli sviluppi di un corner l’avanti giallorosso brucia Midio. La maniera peggiore per iniziare la ripresa in casa nerazzurra, poco aveva fatto il Valmontone in fase offensiva. ma la rete dà sicuramente fiducia. Non cambia comunque il canovaccio della gara, Vecchia sempre più attiva rispetto agli avversari e Vittorini prima, dopo dieci minuti della seconda metà di gara, costringe Raileanu agli straordinari e Carta poi, al quarto d’ora, manda di un soffio fuori. Poco da scrivere sui taccuini nei minuti successivi, se non le sostituzioni e un giallo a Cerone, dopo uno scontro acceso con Carta. Troppa staticità su entrambi i fronti, e se togliamo il tiro alto di Vittorini i due portieri, senza poter essere smentiti, sono spettatori non paganti. Dapprima Vittorini fa gridare al gol gli spettatori, quasi un autogol sul suo tiro e la sfera poi sul fondo, e poi Sevieri con la sfera che dopo un’azione conclusa si spegne sul fondo. Fin qui il Valmontone inaspettatamente, dopo il gol, non ha più avuto occasioni. Almeno fino al 35° perché, quasi come un fulmine a ciel sereno viste le condizioni atmosferiche, Cerone direttamente da fermo pennella una traiettoria imparabile per Midio con un gol da vedere e rivedere, con il Civitavecchia che sicuramente recrimina per l’ennesimo gioiello da parte di una squadra avversaria proprio contro i nerazzurri. Due a due. Il Valmontone si arrocca dietro, cerca di salvare il pari con tutte le energie, ma non è ancora finita perché al 42° l’attaccante argentino Acosta, tra il tripudio dei suoi sostenitori in tribuna, serve il sorpasso con un fendente che Midio può solo raccogliere dalla porta. Clamoroso. Cerroni in pieno recupero si vede respingere la sfera da Pollace e sugli sviluppi ci pensa Raileanu a fermare Vittorini. Senza più schemi gli attacchi sul fronte Civitavecchia, ma non basta e i tre punti vanno al Valmontone. Addirittura in questo momento la formazione di Scudieri si trova in zona playout con soli 13 punti. Ad oggi sarebbe derby spareggio con il Ladispoli. In un campionato che sta aspettando il Civitavecchia, i nerazzurri continuano a balbettare, anche se la proposta di gioco c’è, per la quale comunque serviranno delle migliorie per rilanciarsi verso le zone alte della classifica. «Non ho niente da recriminare ai ragazzi – afferma mister Raffaele Scudieri – abbiamo giocato una partita sontuosa, la migliore da quando sono arrivato qui. Se il primo tempo fosse finito 3-0 non ci sarebbe stato niente da dire. Loro hanno fatto tre tiri e tre reti, lo dicono le statistiche che abbiamo raccolto. Purtroppo le cose non ci girano bene, abbiamo creato tantissime palle-gol, ma raccogliamo meno di quanto creiamo. Non so come tirare su il morale ad una squadra che ha dato il massimo per vincere».

Brutta sconfitta per il Ladispoli piegato dal grande ex, Alessio Teti. Una doppietta siglata nella ripresa da parte dell’attaccante dell’Aranova che non ha dato scampo agli uomini di Puccica che bene si erano comportati nella partita precedente in casa con la W3 Maccarese pareggiando 1-1. La sconfitta nel terzo derby di fila del litorale complica non poco i piani salvezza di un’Academy chiamata ora ad un’altra impresa tra pochi giorni all’Angelo Sale contro la Viterbese vittoriosa in casa con il Rieti. Puccica ha mandato in campo D’Angeli tra i pali, con il trio difensivo composto da Roberto Colace, Fiaschetti e Temperini. Senza Ruggiero e Leonardi, infortunati, spazio a Ranieri sulla corsia di sinistra con Aracri a destra. In mezzo al campo De Angelis e Alessandro Colace con Iurato e Polucci dietro a Tiberi scelto a sorpresa al posto di Pagliuca. Per l’Aranova spazio al grande ex Teti con l’altro collega di reparto Monteforte lasciato in panchina. Il primo tempo è noioso a dire il vero, poche occasioni da rete da ambo le parti. I ritmi sono bassi e le due squadre, evidentemente, si temono. Ci prova Aracri con qualche discesa senza però riuscire ad avere fortuna. Il match si vivacizza nella ripresa. Puccica toglie De Angelis evanescente per inserire il più dinamico Paganetti. Gli ospiti arretrano troppo il baricentro e al 10’ minuto Cupperi pennella proprio per Teti che di testa buca D’Angeli. Una mazzata per la formazione ladispolana. L’allenatore stravolge l’assetto inserendo Pagliuca e Buonanno per Polucci e Tiberi. Poi arriva anche il momento di Pelizzi. Grande occasione per Aracri che viene smarcato di fronte al portiere Zonfrilli ma conclude alto. Anche Pelizzi ci prova ma l’Aranova è ben messa in campo e quando può riparte in contropiede, specialmente con il neo entrato La Ruffa. Al 48’ Teti mette il sigillo ancora una volta decretando la fine delle ostilità. L'Aranova, dopo le due sconfitte con Montespaccato e Rieti, torna a vincere.

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