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Associated Press/LaPresse
CIVITAVECCHIA – Tantissimi civitavecchiesi ricorderanno a lungo cosa stavano facendo alle 13.30 circa del 5 agosto del 2024. Erano davanti ai televisori, probabilmente con un boccone nello stomaco e pronto a finirci, molto probabilmente accaldati e sudati. E non tanto per le temperature di agosto, ma per il batticuore causato da ciò che stavano seguendo alla televisione. Ovvero la finale a trave delle Olimpiadi di Parigi di Manila Esposito, che ha centrato un’altra clamorosa impresa, vincendo il bronzo, con una doppietta italiana semplicemente inaspettata e meravigliosa, grazie all’oro della genovese ed asso della Brixia Alice D’Amato.
In quanti speravano in un altro podio per la civitavecchiese? Secondo il cuore molti, ma secondo il cervello decisamente meno. Questo perché nel novero delle contendenti erano presenti nomi strepitosi del mondo della ginnastica, come l’americana Simone Biles, e qui tutti sicuramente la conoscono, e la brasiliana Rebeca Andrade, un fenomeno mica da poco. Ma questa volta le due note e reclamate campionesse la premiazione l’hanno guardata, perché sul podio c’era Manila Esposito, ormai per tutti Queen Manila. Merito di Esposito, merito dello staff azzurro che, come è di moda dire in questo periodo, ha saputo “cucinare” un esercizio ricco di particolari, facendo un paragone con il calcio, tanto catenaccio e contropiede, lasciando lo spettacolo zemaniano ad altri. E questa mossa ha pagato, fare un esercizio al meglio delle proprie possibilità e sperare in errori da parte delle avversarie, anche perché in un attrezzo come la trave le cadute sono all’ordine del giorno. Merito dell’As Gin, che ha accompagnato tutta la crescita di Manila Esposito, fino alla decisione di lasciarla all’Accademia di Brescia, dove ha potuto allenarsi quotidianamente con le colleghe della Nazionale. Ma il percorso della classe 2006 nativa di Boscotrecase è stato tutto al Ferrero Medici, da quando aveva 5 anni e quando ne ha compiuti 16, sotto la guida di Camilla Ugolini e Marco Massara. Nonostante il passaggio all’accademia in terra bresciana, per la quale sono attesi ben cinque milioni di investimento da parte del Comune e dei fondi del Pnrr (questo è un messaggio in bottiglia per tutti i fenomeni, soprattutto del mondo della politica che si fanno grandi quando parlano di sport), Esposito ha deciso di continuare a far parte dell’As Gin, di cui è il capitano indiscusso e che ha guidato alla vittoria del primo storico Scudetto lo scorso maggio. Per motivi di cronaca, va specificato che, un’ora dopo la gara alla trave, si è svolta anche quella al corpo libero, dove Esposito ha partecipato con una situazione emotiva decisamente unica. Qui non è andata bene, è giunto un nono posto, cosa che, con tutto quello che è accaduto, interessa a pochi. Unico neo della prova è il fatto che sia giunta una caduta, sempre sulle ginocchia e sempre sulla prima serie di salti, praticamente identica a quella vista nei giorni scorsi in occasione della gara a squadre. Ora è il momento della festa, però ci sarà tempo e modo per migliorare sempre di più e per prepararsi ad un futuro che sarà sempre profilato verso nuovi orizzonti sempre migliori. Nelle ultime ore i social network sono stati subissati di messaggi di felicità, di euforia, di emozioni per quanto fatto da Manila Esposito. Partendo dalla gente comune, ai vari rappresentanti dell’As Gin fino ai fini cultori della ginnastica artistica, ed in tanti hanno anche protestato, in quanto volevano addirittura un argento per la civitavecchiese, davanti alla Cina, passando anche da complimenti che sono giunti, nelle più disparate lingue da varie nazioni del mondo, anche al di fuori del mondo, come dimostrato anche dall’avversaria brasiliana Soares, che ha voluto scattare un selfie in pedana con Esposito e Alice D’Amato. Ma a muoversi per esprimere complimenti sono stati personaggi insospettabili, come ad esempio Enrico Mentana, che si è detto letteralmente innamorato delle due ginnaste azzurre per la compostezza, per l’energia e per l’eleganza che mostrano in pedana. “In quello che raccontiamo come un paese solo per vecchi - scrive il popolare giornalista de La7 ed Open - c'è una ragazza che in trasferta a Parigi ha già conquistato un argento a squadre e un bronzo individuale, nell'attesa di diventare, fra tre mesi, maggiorenne. Piccola ma grandissima Manila Esposito”. Complimenti sono giunti, attraverso le proprie pagine ufficiali, anche dalla presidente del consiglio Giorgia Meloni e dal presidente del Movimento Cinque Stelle Giuseppe Conte. «Faccio fatica a trovare le parole giuste - commenta Camilla Ugolini - anche se un po' me lo sentivo che Manila alla trave avrebbe tirato fuori qualcosa dal cilindro. È sempre stato il suo attrezzo, sin da quando era piccola. Ha sempre avuto un'energia incredibile sui 10 centimetri. Pian piano col tempo abbiamo lavorato ed ora la trave è veramente speciale per lei, è il suo divano, per Manila questo attrezzo è davvero comodo. Gliel'ho detto personalmente prima che cominciasse la finale. Sono rimasta contenta per lei, per noi, per Civitavecchia. Ringrazio anche i tecnici dell'accademia di Brescia, che in questi ultimi due anni l'hanno accudita e curata in modo impeccabile. In questo momento sono davvero emozionata e faccio fatica ad essere lucida. Avevo delle buone sensazioni, me lo sentivo. Manila è sempre stata super tosta e super pronta ad affrontare le sfide, anche questa volta ha dimostrato che le sfide le piacciono».
Una storia pazzesca quella di Manila Esposito che, come ricordato da Sportface, è nata al Sud, è diventata vera ginnasta al centro ed ora campionessa olimpica al Nord. Figlia di Luciano, arrivato a Civitavecchia per lavorare all’interno di un’importantissima azienda portuale, e di Margherita, che attualmente è impiegata come segretaria al Ferrero Medici, è la maggiore di due fratelli, uno che gioca a pallanuoto con la Nc e l’altro a calcio con il Civitavecchia, ma diventato particolarmente appassionato alla ginnastica artistica e, a quanto si è appreso, anche alla matematica, attraverso le nozioni riguardanti i punteggi e i coefficienti. La storia di Manila Esposito a Civitavecchia è risaputa, da piccola pian piano è riuscita a conquistarsi gradini sempre più alti, fino a diventare nell’ossatura della prima squadra in Serie A, mentre il livello del gruppo di Camilla Ugolini e Marco Massara cresceva di pari passo. Da quasi due anni Manila Esposito fa parte dell’Accademia di Brescia, dove sono state inserite altre due ragazze partite dall’As Gin, ovvero July Marano ed Emma Recchia. Non è stata certamente una decisione facile: a 16 anni Manila Esposito si è trovata a vivere in una città a lei sconosciuta, più fredda sia dal punto di vista delle temperature che nell’ambiente affettivo, in un gruppo della Nazionale che era già quasi tutto composto (come ha riferito Giorgia Villa in un’intervista). Non è stato per nulla semplice ed Esposito è stata brava a superare ogni ostacolo ed ad andare avanti solo per il suo obiettivo. Ed oggi possiamo dire che tutti quegli sforzi sono stati utili per diventare una ginnasta di spessore mondiale ed anche una ragazza con la testa sulle spalle, molto più delle sue coetanee. Qualcuno potrebbe dire: ma quante cose da ragazza e da adolescente si sarà persa Esposito per stare dietro alla ginnastica? E noi rispondiamo sommessamente: ma i ragazzi di oggigiorno, di tutta Italia, quanti onori e quante emozioni si sono persi, non seguendo le loro passioni, non vincendo delle medaglie, non vivendo un’esperienza olimpica e non vivendo una serie di esperienze che Esposito ha vissuto in questi mesi e che vivrà nelle prossime settimane, visto che le sue vittorie stanno avendo un’ondata mediatica irresistibile e tantissimi civitavecchiesi sono diventati suoi accaniti fan.
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