Seconda giornata di campionato di serie C per la Comal Civitavecchia Volley, che alle 20 sarà di scena sul parquet del San Paolo Ostiense, per un sabato sera di pallavolo. Dopo il successo nei confronti dell’Antares, con le rossonere che hanno lasciato per strada un punto, il gruppo diretto da Alessio Pignatelli vuole ottenere la prima affermazione piena della stagione, per inserirsi subito nel novero di chi si potrà giocare i posti playoff, e di conseguenza, quelli per la promozione. La sensazione è che anche quest’anno si vedrà un campionato diviso in zone: chi lotterà per i primi posti guadagnerà una miriade di punti nei confronti delle altre rivali, mentre la quota salvezza si presuppone abbastanza bassa. Ne consegue che ogni fine settimana la Comal dovrà cercare di giocare sempre con la concentrazione giusta, perché potrebbe bastare poco per costringere Guidozzi e compagne a dover rincorrere nei confronti delle altre squadre. Figura nuova di quest’anno è il vice allenatore Simone Celestini, che, dopo una lunga sosta dalla pallavolo, ha deciso di tornare e lo ha fatto sostenendo Alessio Pignatelli. In dubbio Milioni, che sta provando a smaltire la febbre, mentre stringerà i denti capitan Guidozzi, alle prese con un fastidio al piede. «A mio parere - spiega Simone Celestini - da quanto visto in palestra sabato e dal video visionato in parte di San Paolo della prima di campionato, le insidie sono solo dentro di noi, se partiamo da subito con la marcia giusta possiamo fare un buon risultato». Ma la Comal quando dovrebbe raggiungere il top della forma? «Il lavoro della squadra sta andando bene - sottolinea il vice coach - le ragazze hanno fatto un mese e mezzo di duro lavoro e ovviamente dobbiamo lavorare per oliare i meccanismi e le intese ma comunque sono fiducioso che le cose miglioreranno». La figura di Celestini ha scatenato la curiosità dei frequentatori delle palestre dell’istituto Marconi. Quali sono i compiti più importanti che gli vengono affidati per seguire Guidozzi e compagne? «Gli aspetti sono tanti forse troppi - conclude Celestini - più di 10 anni lontano dai campi significa ricominciare dalle basi, studiare, ma c’è un grande amore per la pallavolo quindi lo faccio volentieri e poi ho mister Pignatelli pronto ad aiutarmi. Ci stiamo supportando a vicenda in ogni situazione».

©RIPRODUZIONE RISERVATA