Un pareggio che sa di sconfitta per il Civitavecchia. Un pari che sa di vittoria per l’Audace. Queste le sensazioni dopo il 2-2 del Vittorio Tamagnini nella quinta giornata di ritorno di Eccellenza. L’incontro sembra nelle corde della squadra di Raffaele Scudieri, che, però, deve fare i conti con le assenze di Contini, Samuele Cerroni e Paolo Cerroni, mentre Vittorini e Sevieri partono dalla panchina, dando vita ad un undici rivisitato. L’Audace di Mazza gioca senza nessuna paura e soprattutto gioca veramente per vincere. Il via avviene solo dopo il minuto di raccoglimento in memoria, ad onorare il grandissimo Gigi Riva scomparso pochi giorni fa. Miracolo di Catarinelli sul tiro di Menghi al quinto, la gara comincia con una grandissima occasione per la Vecchia e la difesa ospite che pasticcia, in quello che sarà un trend comune nel corso del primo tempo. Al sedicesimo la Vecchia passa, pasticcio difensivo dell’Audace con Scalzone che ne approfitta e non perdona Catarinelli superato con un pallonetto speciale. Vecchia avanti e la domenica sembra procedere senza grosse difficoltà. Un minuto dopo è la traversa a fermare Papaj, mentre Luchetti manda la sfera a i far versi sull’esterno della rete poco dopo. La gara si infiamma dopo i primi minuti senza troppi sussulti, il tutto nel dominio dell’undici di Raffaele Scudieri. Come un fulmine a ciel sereno sul Tamagnini arriva il pari dell’Audace. Ripartono bene i ragazzi di Genazzano, Pietrangeli dall’out sinistro della mediana di centrocampo apre al centimetro sullo scatto di Ferrante che, davanti a Gonzalez, non sbaglia. La staffetta 4x100 dei colchoneros beffa i più esperti nerazzurri. Uno a uno. Il Civitavecchia perde un po’ il bandolo della matassa e al 35° la gara si ingarbuglia ancora di più, Fatarella da ultimo uomo commette fallo su chiara occasione da gol e Bertini, da regolamento, lo espelle. Gonzalez si supera un minuto dopo sulla punizione seguente di Montesi, salva risultato il suo intervento, anche perché il tiro dell’attaccante biancorossoblu viene deviato dalla barriera e cambia completamente il corso della palla. La Vecchia, di nuovo, in carreggiata non sente più di tanto l’uomo in meno e Scalzone, lanciato in profondità, ha la palla del raddoppio a sei dalla fine; la palla sibila di un soffio a lato. La prima frazione finisce dopo un minuto di overtime. Vittorini per Menghi dal primo minuto, questo il primo cambio di mister Scudieri, col giocatore che premierà la sua fiducia dopo appena due minuti; progressione sulla destra e palla sull’angolo opposto. Vecchia di nuovo avanti. Al settimo si pareggiano gli uomini in campo, Bertini espelle Delle Monache ad azione ferma e sicuramente avviene per le reiterate proteste del difensore ospite. Vittorini viene spinto in area all’undicesimo, Bertini lascia correre inspiegabilmente visto che Scacco si disinteressa della palla per fermare l’avanti nerazzurro. Montesi sugli sviluppi di un corner riporta il risultato in parità, la bordata da fuori area non lascia scampo a Gonzalez, segnando uno dei gol più belli del weekend di Eccellenza. Due azioni di un certo rilievo e due reti, qualcosa va registrato sul fronte nerazzurro per avere la meglio sull’Audace. Montesi da fermo manda di un soffio fuori al 26° e un attimo dopo Sevieri entra al posto di Gagliardi. Risultato bloccato così come i nerazzurri, dal pareggio ospite poco hanno fatto sul fronte offensivo dell’ Audace. Servirebbe un’invenzione mentre il tempo scorre. L’ Audace spende nei minuti finali tre cambi, due ammonizioni e un’espulsione dalla panchina di un dirigente per far scorrere il tempo, biblica la sua uscita dal campo. Le due squadre sono stanche: l’Audace non riesce più a ripartire, mentre il Civitavecchia si ingolfa sul muro avversario, finisce in pareggio. I nerazzurri buttano un’occasione importante, prima dell’incrocio con Montespaccato e Rieti. I colchoneros, invece, muovono la classifica, ma vedono il ritorno alle spalle della Pescatori Ostia. «Questo è un pareggio diverso rispetto a quello di domenica scorsa con l’Aurelio – spiega mister Raffaele Scudieri a caldo – perché ci aspettavamo di vincere questa partita. Nel calcio, però, di sicuro non c’è nulla. Sono queste le partite più pericolose, dove rischi di approcciarla male. Noi eravamo partiti bene, andando in vantaggio. Abbiamo commesso degli errori, poi siamo stati bravi a tornare davanti e a ristabilire la parità numerica. Non siamo stati bravi a portarla a casa. Può succedere, come avviene anche in serie A. Non mi sento di colpevolizzare nessuno, nel calcio può succedere, non sono fatalista. Stiamo attraversando un momento particolare, con tanti inghippi durante la settimana tra infortuni e squalifiche. Quando si giocano degli scontri diretti, qualche strascico te lo porti dietro. Ma io sono positivo e vado avanti».

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