CIVITAVECCHIA – Snellire le operazioni, essere più competitivi anche in altri ambiti oltre a quello delle crociere e conformarsi agli standard europei. Sono ormai in fase di conclusione i lavori per l’ultimo miglio ferroviario in porto. Il punto sullo stato dell’intervento, inquadrandolo in un più ampio progetto di rivoluzione infrastrutturale all’interno dello scalo, è stato fatto a Molo Vespucci, durante la conferenza “Final Event - Fast Track to the Sea” che si è tenuta presso la sala Comitato dell’ente, alla presenza oltre che della squadra dell’Authority guidata dal presidente Pino Musolino, anche di dirigenti del Ministero delle Infrastrutture e trasporti, e di rappresentanti di Compagnia ferroviaria Italiana, Cfft e Cilp.

IL PROGETTO Lo status di “nodo core” della rete TEN-T, come hanno spiegato, implica la necessità per il porto di Civitavecchia di conformarsi agli standard europei entro il 2030: questo richiede quindi una forte attenzione all'efficienza operativa, all'integrazione multimodale e all'adozione di pratiche sostenibili. Da qui il progetto che prevede la risistemazione dei binari all'interno del porto e la costruzione di un nuovo fascio ferroviario per l'arrivo e la partenza dei treni, dotato di 7 binari di lunghezza massima pari a 615 metri e che in futuro potranno essere allungati fino a 750 metri, in linea con i più moderni standard europei per il trasporto ferroviario delle merci. Inoltre, verrà attivato un nuovo raccordo con il terminal container e le aree adiacenti alla banchina 25, e verrà creato un collegamento diretto con le banchine 23 e 24, eliminando le interferenze esistenti con il sistema viario all'interno del porto. Al progetto è stato assegnato un contributo di 3,8 milioni di Euro da parte dell'Unione Europea tramite il programma di investimento Connecting Europe Facility, che rappresenta il principale strumento per il finanziamento delle infrastrutture di trasporto gestito direttamente dagli uffici della Commissione Europea, tramite la sua Agenzia esecutiva CINEA - Climate, Infrastructure and Environment Executive Agency. I restanti 19 milioni sono assicurati tramite un finanziamento BEI e fondi regionali (14 milioni) stanziati in favore dell’Adsp.

Una riorganizzazione completa del sistema ferro che garantirà uno slancio in più al porto di Civitavecchia.

I COMMENTI «Oggi celebriamo la conclusione di un progetto che ha rappresentato un po’ un esame di maturità per noi – ha sottolineato il presidente Pino Musolino – con lo status di porto Core, siamo ora pronti ad iscriverci all’università. Fast track to the Sea è il progetto che ci ha permesso di colmare una lacuna infrastrutturale storica del porto di Civitavecchia, il famoso ultimo miglio ferroviario che è fondamentale per un porto; con i lavori che verranno completati ad ottobre collegheremo alla rete ferroviaria primaria tutte le banchine del porto: questo ci permetterà di fare un vero salto di qualità e diventare competitivi».

«Nello sviluppo del porto di Civitavecchia - ha spiegato Tea Krizan, Project Officer CINEA – questo è uno degli investimenti e dei progetti più significativi perché risolve un importante collo di bottiglia che esisteva qui. Prima avevamo notevoli inefficienze in termini di difficoltà con la lunghezza dei binari e l'infrastruttura ferroviaria e stradale che interferivano tra loro. Con questo progetto questi problemi saranno ora risolti. È importante nel contesto delle operazioni di movimentazione delle merci del porto stesso e ora ci aspettiamo che siano molto più efficienti e veloci».