CIVITAVECCHIA – Dopo la presentazione alla città di quelli che potrebbero essere i piani di sviluppo su Civitavecchia e i recenti annunci e dichiarazioni da parte di responsabili e vertici della società, Tankoa Yachts, come anticipato nelle scorse settimana, si è fatta avanti attraverso l’ad Vincenzo Poerio chiedendo all’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno centro settentrionale il rilascio della concessione demaniale ex art.36 cod. nav. per mantenere un cantiere navale per produzione navale industriale. Proprio qualche giorno fa l’avviso è stato pubblicato sul sito di Molo Vespucci, con Tankoa che si impegna a rilevare parte dell’ex cantiere Privilege per attività di carpenteria complementari e propedeutiche alla costruzione di scafi da trasferire poi allo stabilimento di Genova Sestri Ponente per le fasi di allestimento finali. La durata della concessione, come si legge nel documento “di 4 (quattro) anni per l’occupazione di una zona demaniale marittima di 30.536 m2, comprensivi degli insistenti manufatti, per mantenere un cantiere per la produzione navale industriale, previa esecuzione di interventi di straordinaria manutenzione rivolti a rendere funzionale il cantiere alle attività previste”. Il mese scorso, in un’interviste su un giornale specializzato, il marketing & communications manager di Tankoa Guido Orsi aveva spiegato che «la nostra idea su Civitavecchia è quella di realizzare scafi e internalizzare quindi parte dell’attività di saldatura; lavori che fino ad oggi sono stati esternalizzati e che potremo riportare al nostro interno beneficiando così di un controllo diretto sulla qualità del lavoro svolto». Ci sarà tempo fino al 30 novembre prossimo per presentare eventuali domande in concorrenza, corredate dalla relativa documentazione. «Le istanze pervenute in concorrenza – si legge nell’atto a firma del segretario generale Paolo Risso – tese ad ottenere la concessione demaniale, dovranno avere ad oggetto le medesime superfici e il medesimo scopo, ovvero la cantieristica navale, ed essere comprensive degli interventi di ripristino della funzionalità del cantiere».

©RIPRODUZIONE RISERVATA