CIVITAVECCHIA – Soddisfazione espressa questa mattina dall’Usb per la risposta allo sciopero di 24 ore e al presidio dei lavoratori portuali davanti alla sede dell’Autorità di sistema portuale; protesta alla quale hanno preso parte anche Filt Cgil e Fit Cisl. 

«Un protagonismo importante, con un ruolo centrale che i lavoratori devono continuare a mettere in evidenza» hanno spiegato i sindacati, rivendicando una serie di aspetti. Al centro della vertenza, come già anticipato, il rinnovo del contratto nazionale dei portuali rispetto al quale è stata ribadita la necessità di aumenti salariali che rispondano concretamente all’inflazione, senza gravare sulle casse di cooperative e soci lavoratori. Ancora il riconoscimento del lavoro portuale come lavoro usurante ai fini pensionistici, la contrarietà a qualunque ipotesi di privatizzazione delle Autorità di Sistema Portuale e quella ad ogni forma di autoproduzione».

Attenzione anche al contesto cittadino, come ribadito da Usb. «Riteniamo assolutamente fondamentale porre l’accento anche in questa occasione su vicende che, pur non riguardando specificatamente la vertenza del contratto nazionale dei portuali – hanno spiegato – coinvolgono da tempo decine di lavoratori e lavoratrice del nostro porto. Il presidio di venerdì mattina sarà quindi un momento di incontro e confronto tra lavoratori per chiedere ancora una volta che venga firmato il rinnovo della convenzione Pas, così come previsto dal decreto dell’AdSP n.330 del 30 dicembre 2023 – hanno concluso – e che venga finalmente sbloccata la trattativa sul premio di risultato in Se.Port».