CIVITAVECCHIA – Acque agitate in porto dopo il via libera del comitato di gestione all'incremento della aliquota della sovrattassa sulle merci imbarcate e sbarcate nel porto di Civitavecchia, finalizzata al finanziamento dell'ulteriore prolungamento dell'antemurale. A Molo Vespucci è arrivata una lettera, a firma di tredici operatori: Traiana, Cilp, Cfft, Cpc, Cac, Rps, Spedimar, Bellettieri, Asamar, Ipc, Rct, Minosse e Cpr, preoccupati per un aumento che, a loro dire, determinerebbe «un colpo che rischia di rivelarsi esiziale per la tenuta dell’intero sistema portuale laziale». Perplessità espresse anche al tavolo di partenariato, con le imprese portuali che oggi chiedono un incontro urgentissimo ai vertici dell’ente. È la Filt Cgil, invece, a sollecitare la convocazione di un tavolo permanente coinvolgendo tutti gli stakeholder del porto e le istizioni. «La decisione di finanziare l’antemurale con nuovo debito e l’aumento della sovrattassa - ha spiegato il segretario Borgioni - potrebbe pesare in maniera importante sul bilancio dell’ente, già oggi in sofferenza, con previsioni poco confortanti sulla continuità del carbone e soprattutto non avendo al momento una prospettiva di nuovi traffici sostitutivi di pari importanza». Ma è stato proprio il presidente dell’Adsp a ricordare come, quella dell’incremento dell’aliquota della sovrattassa, sia l’unica strada per reperire i 45 milioni necessari ed evitare di dover restituire i 60 milioni del Pnrr. A meno di alternative che però, al momento, non sembrano essere arrivate. «Entro il prossimo 31 dicembre è necessario avere stipulato una obbligazione giuridicamente vincolante - ha ricordato Musolino - e oggi con questa operazione, che ci consente un ulteriore tiraggio del mutuo BEI. possiamo rispettare le procedure e non rischiare di vederci revocate queste risorse». L’incremento entrerà comunque in vigore dal 1 gennaio. «Ci potrebbe essere il tempo per darci tutti una mano, navigando nella stessa direzione, per farci finanziare un’opera - ha aggiunto - che è fondamentale per il futuro del nostro porto, per tutti i settori, dal punto di vista tecnico, infrastrutturale e della sicurezza. Non potrei prendermi la responsabilità di perdere 60 milioni di risorse pubbliche: senza una valida alternativa - ha concluso - è un mio dovere prendere delle scelte, anche difficili, senza polemiche. Ad oggi, con questa operazione, siamo certi di non perdere nulla».

©RIPRODUZIONE RISERVATA