Clarissa Montagna

FIUMICINO - La posa della prima pietra per quella che è una delle opere più attese dalla città: il porto commerciale sta diventando realtà: con un investimento di 55 milioni di euro, il porto commerciale permetterà la messa in sicurezza della flotta pescherecci di Fiumicino, troppo spesso vittima delle criticità del porto canale (tanti pescherecci e altre imbarcazioni lì ormeggiate, che sono poi affondate), ma non solo.

L’inizio dei lavori è stato inaugurato, alla presenza del presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, Pino Musolino, del sindaco Mario Baccini, il ministro alle infrastrutture e ai trasporti Matteo Salvini, la vicepresidente della Regione Lazio Roberta Angelilli e le Istituzioni locali, le Autorità civili e militari.

«Oggi abbiamo la possibilità di far partire un’opera fondamentale», queste le parole di Pino Musolino, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale ha parlato di “Un’opera che ha atteso oltre vent’anni per venire alla luce, che la città di Fiumicino ha chiesto perché permetterà di dare una sistemazione degna alla prima flotta pescherecci del Lazio, libererà nuove energie, posti di lavoro, pesca turismo, itti turismo.

Ma permetterà di delocalizzare un paio di cantieri che sono al cento città, come richiesto dal sindaco, e lo faremo».

La modalità di realizzazione di questo porto, però, rappresenterebbero un unicumu: «Ci tengo a sottolineare – ha aggiunto Musolino – che questo è il primo porto commerciale che parte da zero negli ultimi 40 anni.

Deve essere, quindi, un orgoglio nazionale. Inoltre, questo porto è stato dragato, cosa difficile da fare in Italia. Ora metteremo a posto una situazione indecorosa, ma sistemeremo anche l’approvvigionamento di cherosene per l’aeroporto.

Quindi non solo porto, ma anche un’infrastruttura a servizio dell’aeroporto».

«Abbiamo finalmente dato inizio a un’opera strategica non solo per Fiumicino, ma per tutto il Lazio – ha dichiarato il sindaco Baccini – Con la delocalizzazione dei cantieri, libereremo il porto canale che ha causato tanti problemi ai nostri pescherecci. Si tratta di un’opera che viene da molto lontano, che la città ha chiesto, le sue amministrazioni che si sono succedute hanno chiesto proprio per dare forza all’input venuto dal ministro Salvini. Una prima iniziativa per ridare al nostro litorale quello splendore organizzativo, tecnico e operativo che si merita. Si tratta di work in progress importante: stiamo provvedendo a sistemare i problemi del demanio marittimo e abitativo. La nostra città è in pieno sviluppo».

«Un cantiere che si apre è un’immagine potente di sviluppo, di cambiamento, di chi vuole guardare avanti a testa alta e ad uno sviluppo importante, non solo per Fiumicino – ha aggiunto la vicepresidente della Regione Lazio Angelilli -. Parliamo di una strada di sviluppo strategico per tutta la Regione Lazio e l’Italia.

Siamo stati a Civitavecchia e l’obiettivo è creare una rete di infrastrutture centrali, nel corridoio scandinavo-mediterraneo. Ricordiamo che nel Lazio la blue economy vede oltre 35mila imprese all’attivo e a breve sarà realtà proprio una legge per la blue economy».