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FIUMICINO - A che punto siamo sul progetto del porto turistico di Fiumicino? Lo stato delle cose è stato presentato in Regione Lazio durtane la commissione speciale Giubileo 2025 presieduta da Giorgio Simeoni, sul tema “Intervento n. 146 DPCM 8/6/2023 - Porto Turistico-crocieristico di Fiumicino Isola Sacra”. Relatore principale l’amministratore delegato di “Fiumicino Waterfront srl”, Ing. Galliano Di Marco. «Nell’audizione è stato ascoltato l'ente attuatore, poi ci saranno due altre audizioni - ha detto il presidente - la seconda delle quali con presidente della regione Lazio e sindaco di Roma». Massimiliano Valeriani del Partito democratico ha richiesto anche che sia ascoltato l'assessore ai lavori pubblici e Michela Califano, sempre del Pd, ha chiesto una discussione condivisa del cronoprogramma dei lavori e ha osservato come sia necessario ascoltare anche il legislativo della Giunta e Aeroporti di Roma, sul tema di oggi.
Ha preso quindi la parola Galliano Di Marco, facendo presente come «il soggetto attuatore sia in realtà il comune di Fiumicino, trattandosi di progetto a forte rilievo pubblico, mentre la società da lui rappresentata è soltanto il soggetto sviluppatore e finanziatore del progetto. Successivamente il progetto, che già esisteva, è stato inserito nel programma dei lavori rientranti nel Pnrr». Chiarimenti sull'assetto della struttura societaria sono stati poi forniti da Galliano Di Marco: «Non si tratta di un porto commerciale, comunque, ma di un porto turistico, che va a soddisfare una domanda ingente di passeggeri nel Tirreno centrale, con sei milioni di passeggeri potenziali. Non esiste una competizione con Civitavecchia, quindi. Anche Assobalneari era contraria al progetto inizialmente, ma poi è stata convinta dai benefici - ha detto -. La questione dell'inserimento del progetto nei lavori per il Giubileo nasce col governo Draghi,- ha detto il relatore -. I tempi tecnici sono stati molto lunghi ma il cronoprogramma sarà rispettato con l’attracco delle prime navi per l’ottobre del 2025. Sono state presentate delle osservazioni a cui è stata data risposta. Nel frattempo è subentrato anche il nuovo codice degli appalti, ha aggiunto l’Ad come elemento di cui tenere conto ai fini della tempistica. Interesse internazionale è stato manifestato in più sedi per il progetto, specie da parte della città di Dusseldorf».
A seguire, l’Ing. Marino Balzarini, nella sua qualità di project manager e coordinatore della progettazione di “RINA Consulting” ha illustrato i dettagli tecnici attraverso la proiezione di alcune slide: «Sostenibilità è la parola chiave del progetto, che prevede 1200 posti barca ed è curato da un gruppo di lavoro costituito da cento persone. Tre i bacini e moli principali previsti ma anche un parco pubblico. Fiumicino waterfront ha acquisito la concessione demaniale marittima per questo progetto che, a differenza del preesistente progetto del 2009, che era per un porto turistico con sviluppo immobiliare, è un progetto ora di porto turistico con accosto crocieristico. Per quanto riguarda il versante ambientale, la prestazione energetica sarà coperta da fonti rinnovabili e le navi ormeggiate dovranno spegnere i motori, limitando così le emissioni nell'atmosfera. Per questo sarà elettrificata la banchina. Tutto ciò sarà disponibile a partire dall'attracco in porto della prima nave». L’Ing. Marco Pittori, nella sua qualità di progettista opere di ricostruzione e rinaturalizzazione arenili di “Interprogetti srl”, ha illustrato invece gli aspetti inerenti alla difesa della costa, come la ricostruzione e la rinaturalizzazione degli arenili attraverso il recupero dei sedimenti: «Specie tra Focene e Macchia grande infatti si ha un importante fenomeno erosivo. Lo stato del litorale sarà riportato, in conseguenza di questi lavori, allo stato degli anni 70/80. Il fenomeno da frenare è quello della deriva dei sedimenti verso Nord», ha spiegato Pittori.
Affrontato poi il tema della viabilità di accesso al porto ancora da Balzarini, tema che è stato oggetto di studi ad hoc congiuntamente alla polizia municipale di Fiumicino. «12,5 milioni di euro sono stati comunque destinati alla tematica della viabilità dalla società. Ma in aggiunta al contributo straordinario, - ha aggiunto l’Ad Galliano Di Marco - ci sarà un contributo annuo di circa cinque milioni di euro sempre da parte della società per tutta la durata della concessione».
Passando agli interventi dei consiglieri, Claudio Marotta di Verdi e sinistra ha chiesto chiarimenti su alcune delle slide proiettate a illustrazione del progetto. «Il primo attracco dovrebbe essere per ottobre 2025 - ha detto l'Ad, rispondendo a un quesito di Marotta - ma è possibile anticipare a luglio questa scadenza con una operazione che presuppone che sia pronto il porticciolo turistico». A una domanda di Califano viene risposto dall’Ing. Maurizio Florio, nella sua qualità di coordinatore studi ambientali di “RINA Consulting”,« che tutte le simulazioni possibili a livello di tutela dell'ambiente sono state fatte». Preoccupazione per le tematiche ambientali sono state espresse anche da Alessandra Zeppieri, del Polo progressista, che ha chiesto anche «chiarimenti sulla durata delle operazioni di dragaggio e sulla posa dei cavi elettrici».
« In entrambi i casi ci sono tempi tecnici che non dipendono dalla società - ha risposto Galliano Di Marco - anche perché non bisogna dimenticare che il dragaggio è comunque un'opera pubblica». Intervento poi di Nazareno Neri di Noi moderati, che ha detto «di aver visto chiariti molti dubbi da questa audizione». Per Califano, tuttavia, la problematica più preoccupante riguardo a questo progetto è quella legata alla viabilità, «perché un serio studio di fattibilità sulla viabilità della zona in conseguenza di questi lavori non è mai stato fatto». Presenti ai lavori anche i consiglieri Maria Chiara Iannarelli, Marika Rotondi e Vittorio Sambucci di Fratelli d'Italia.