PHOTO
CIVITAVECCHIA – Rafforzare la propria posizione, cercare di aprire nuovi spiragli commerciali con la consapevolezza del fatto che oggi più che mai il porto ha bisogno di più spazi da destinare alla logistica. In assenza di queste aree, sarà difficile garantire quelle risposte che il mercato continua a chiedere con insistenza.
È positivo il bilancio della trasferta di Berlino per la Civitavecchia Fruit & Forest Terminal, la società italo belga che gestisce il terminal agroalimentare all’interno del porto e che, da qualche anno, ha rilanciato l’interporto, riposizionandolo al centro del mercato nazionale e non soltanto.
Il team guidato dal manager Steven Clerckx è stato la scorsa settimana al “Fruit Logistica”, il maggiore appuntamento internazionale della logistica ortofrutticola. E proprio il numero uno di Cfft ha confermato il grande interesse da parte dei gruppi internazionali nei confronti del porto di Civitavecchia. «Abbiamo preso contatti con nuovi clienti, tra cui un gruppo francese che vorrebbe far arrivare la sua merce da noi per servire poi direttamente il mercato romano - ha spiegato Clerckx -ma il problema restano gli spazi e le aree: la domanda è superiore all’offerta. I magazzini sono full, e anche porto e retroporto ormai sono saturi. Bisogna lavorare per garantire le giuste risposte in tempi celeri». Sicuramente in questi anni la velocità delle operazioni garantite da Cfft ha fatto sì che aumentassero gli arrivi di frutta in container. Già da qualche mese, ad esempio, Hapag-Lloyd ha raddopppiato la sua presenza con una seconda linea che arriva a Civitavecchia la domenica: i container posso essere subito lavorati - e questo è il grande vantaggio - e il lunedì la frutta è già nei mercati, centri di distribuzione e supermercati. Anche Maersk ha confermato ormai da tempo Cfft come partner logistic, proprio in virtù della possibilità di poter lavorare direttamente i container: la merce arriva, viene lavorata a ciglio banchina o sistemata nelle celle refeer e caricata sui camion, o se serve portata nei magazzini dell’interporto. «Questo per il cliente significa - ha concluso Clerckx - riduzione dei tempi e dei costi e ci ha fatto preferire ad altri porti come Livorno e Salerno».
©RIPRODUZIONE RISERVATA